Presentato il progetto per la riapertura della Rsa a Giulianova
Incontro ieri con Verì e il sindaco Costantini. Di Giosia: “Abbiamo avuto un’idea strategica per il futuro di questa struttura, da tempo la Asl avverte la necessità di trovare edifici da destinare a sede di alcuni servizi territoriali, a partire dal distretto sanitario, considerato che l’Ospizio Marino non è più adeguato. Inoltre apriremo un centro di 25 posti letto per i malati di Alzheimer e demenze”. La Rsa tra gennaio e febbraio.
21 GIU - Si è tenuta ieri mattina una conferenza stampa in cui la direzione strategica della Asl Teramo ha illustrato il progetto per la riapertura della Rsa di bivio Bellocchio. Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore regionale alla Salute
Nicoletta Verì e il sindaco di Giulianova
Jwan Costantini.
“Abbiamo avuto un’idea strategica per il futuro di questa struttura”, è stato l’esordio del direttore generale
Maurizio Di Giosia, affiancato da quello amministrativo
Franco Santarelli e da quello sanitario
Maurizio Brucchi, “da tempo la Asl avverte la necessità di trovare edifici da destinare a sede di alcuni servizi territoriali, a partire dal distretto sanitario, considerato che l’Ospizio Marino non è più adeguato. Ma finora non abbiamo trovato strutture che soddisfino le nostre esigenze. Parte della Rsa sarà dunque destinata ad accogliere il distretto sanitario, oltre alla guardia medica e a servizi come il Siesp, il Sian e lo Spsal. Inoltre apriremo un centro - attualmente sono previsti 25 posti letto - per malati di Alzheimer e demenze in genere, che oltre ad avere propri medici usufruirà anche degli specialisti che saranno impiegati nella guardia medica e nel distretto. Abbiamo coniugato due realtà che ci consentiranno anche di dare risposte alle aspettative dei lavoratori in attesa”.
Il direttore generale ha illustrato anche il cronoprogramma: presto sarà completato il progetto esecutivo con il computo metrico, poi sarà chiesta una serie di autorizzazioni preliminari, dopo bisognerà eseguire i lavori di adeguamento, sia per la Rsa che per l’area destinata al distretto, che dureranno due-tre mesi e da ultimo le autorizzazioni finali all’esercizio. In base a tutto questo si arriverà a febbraio. “Ma cercherò in tutti i modi di anticipare a gennaio l’apertura”, ha precisato Di Giosia che ha sottolineato come la riapertura, secondo le previsioni, costerà alla Asl quasi 3 milioni all’anno per la gestione.
“Questa è una struttura baricentrica, chiusa da 17 anni, aperta in una notte durante l’emergenza Covid”, ha aggiunto il sindaco Costantini, “adesso la buona politica non si è fermata e ha trovato una soluzione per riaprirla, dando risposte alle esigenze del territorio, soprattutto quello di Giulianova che è molto complesso. E’ importante anche aver trovato una soluzione per il distretto, che è ospitato in una sede fatiscente. Inoltre con questa soluzione non dimentichiamo i tanti uomini e le tante donne che hanno dato risposte ai malati ricoverati in questa struttura durante ila pandemia”. Costantini ha sottolineato che con l’attuale amministrazione regionale non sono stati chiusi reparti. Anzi, ha ricordato il direttore generale Di Giosia, è stato recentemente aperto un reparto di Lungodegenza a direzione universitaria con il professor
De Martiniis.
A concludere è stata l’assessore regionale Verì che ha ringraziato tutti coloro che durante il periodo Covid hanno fatto in modo che la Rsa di bivio Bellocchio desse risposte alle esigenze del malato. “Questa struttura risponde alla rete territoriale che abbiamo presentato al ministero, una delle prime approvate”, ha affermato l’assessore, “Io ho dovuto rispondere più volte a interrogazioni regionali su questa Rsa. Qualcuno dice che abbiamo impiegato tempo. Io rispondo: ben venga quel tempo che abbiamo impiegato per dare le risposte che stiamo dando questa mattina: c’è appropriatezza, c’è integrazione ospedale-territorio, non c’è spreco di risorse. È importante quello che ha detto il direttore Di Giosia: avremo medici a disposizione sia dei pazienti che provengono dal territorio, ma anche di quelli che avranno la residenza presso questa struttura. Questo vuol dire buona sanità”.
21 giugno 2023
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