Valutazione danno sanitario. Nicastro (Puglia): “Chi fa ammalare, paga”
L’assessore alla Qualità dell’Ambiente l'ha definita una “rivoluzione copernicana”. Con il nuovo regolamento attuativo della legge regionale sul tema i dati sanitari saranno interpretati imputando i costi a chi è causa delle criticità ambientali." Vogliamo mettere al centro l'uomo e la sua salute".
07 OTT - “Ho parlato nei giorni scorsi di una rivoluzione copernicana rispetto all'adozione del regolamento attuativo della legge regionale sulla valutazione del danno sanitario. Vogliamo mettere al centro l'uomo e la sua salute. Il concetto del 'chi inquina paga' conosce oggi una nuova declinazione: 'chi fa ammalare paga', e questo al netto del rispetto dei limiti di emissione che sono il minimo comune denominatore dettato dalle norme in materia ambientale”. Con queste parole l'assessore alla Qualità dell'Ambiente,
Lorenzo Nicastro, ha presentato il regolamento attuativo della legge regionale 21/2012.
“Avvertiamo quotidianamente lo sgretolarsi dello stato sociale dinanzi all'erosione di risorse economiche sempre insufficienti e rispetto a questo abbiamo l'obbligo di tutelare il sistema degli ammortizzatori per le fasce più deboli rispetto a questi attacchi – ha detto - leggere in termini sociali gli effetti sanitari connessi a situazioni critiche sul piano ambientale è un passaggio ulteriore rispetto alla volontà di alimentare una coscienza ambientale e sanitaria anche all'interno dell'imprenditoria sana di questo paese e della nostra regione”. “Non vogliamo più ragionare solo in termini di nanogrammi – ha proseguito Nicastro - ma vogliamo interpretare i dati sanitari, correttamente incastrati in un quadro epidemiologico di causa ed effetto, per socializzare i danni biologici personali e imputarne i costi a chi è causa delle criticità ambientali”.
“La Regione ha tutto l'interesse a chiudere nei termini previsti la procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale ma, ribadisco, altrettanto pressante è la necessità di avere un provvedimento amministrativo efficace e funzionale sul piano del rischio ambientale e di salute delle popolazioni e dei lavoratori. Su questo terreno – ha concluso l’assessore – siamo impegnati e desideriamo essere estremamente chiari rispetto al percorso da seguire”.
07 ottobre 2012
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