Invecchiamento. Tredici Irccs italiani fanno rete per prevenire malattie della terza età
La Rete studia l’applicazione di possibili strategie d’intervento al fine di analizzare ed approfondire i meccanismi cellulari ed epigenetici connessi all’invecchiamento e di verificare le potenzialità cliniche dei risultati ottenuti per favorire un invecchiamento in salute. Lavora anche alla caratterizzazione dei meccanismi biologici che sono alla base dell’invecchiamento in salute. Particolare attenzione è posta all’identificazione di nuove molecole per interventi terapeutici potenzialmente utili nella prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento.
14 DIC -
Individuare nuovi biomarcatori che permettano una sempre più precisa caratterizzazione del paziente anziano. Identificare nuove molecole da impiegare ai fini terapeutici nella prevenzione e nel trattamento delle malattie associate all’invecchiamento. Realizzare una piattaforma di condivisione di dati per lo sviluppo della ricerca.
Questi gli obiettivi del Progetto ‘Promising: aPpROccio alla MedIcina di preciSIoNe in Geriatria: dalle basi biomolecolari dell’invecchiamento e delle malattie dell’età correlate ai modelli clinico – assistenziali’, finanziato dal ministero della Salute con i fondi della ‘Ricerca Corrente Reti 2021’, e presentati in un convegno ospitato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Promising ha l’obiettivo di migliorare la caratterizzazione e stratificazione della popolazione anziana afferente degli Irccs che fanno parte della Rete Aging, nata nel 2017, che raggruppa 13 Istituti di Ricerca e Cura (Irccs Istituto Auxologico Italiano; Irccs Fondazione G.B Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia Onlus; Irccs Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza; Irccs Ente Ospedaliero Specializzato in Gastroenterologia "Saverio de Bellis"; Irccs Fondazione Don Carlo Gnocchi onlus; Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi Spa; Irccs Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli; Irccs Inrca Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani; Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli; Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri; Irccs Istituti Clinici Scientifici Maugeri SpA Società Benefit; Irccs Fondazione Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico; Irccs Fondazione Policlinico San Matteo) accreditati con standard europei e coordinati dall’Irccs Inrca, con lo scopo di armonizzare la ricerca sul tema dell’invecchiamento in Italia.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in particolare negli ultimi 3 anni – commenta in una nota
Fabrizia Lattanzio, direttrice scientifica dall’Irccs Inrca e presidente della Rete Aging del ministero della Salute – e vogliamo proseguire su questa strada per creare nuove opportunità e per compiere insieme un percorso che porti la Rete a diventare un punto di riferimento nella ricerca nazionale e internazionale”.
La Rete studia in primo luogo l’applicazione di possibili strategie d’intervento al fine di analizzare ed approfondire i meccanismi cellulari ed epigenetici connessi all’invecchiamento e alle condizioni di fragilità e multimorbilità ad esso associate, e di verificare le potenzialità cliniche dei risultati ottenuti per favorire un invecchiamento in salute. A tale scopo, la Rete lavora, appunto, anche alla caratterizzazione dei meccanismi biologici, che sono alla base dell’invecchiamento in salute, della multimorbilità e della fragilità, sia in modelli sperimentali che nell’uomo. Inoltre, attraverso lo studio delle alterazioni associabili alle condizioni di invecchiamento precoce, particolare attenzione è posta all’identificazione di nuove molecole che possano essere precursori di interventi terapeutici potenzialmente utili nella prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento.
In conclusione del convegno tutti i membri del Consiglio Direttivo della Rete ne hanno sottolineato il valore aggiunto, cioè “portare avanti attività multi-disciplinari e multi-settoriali, lavorando in modo sostanziale e ottenendo grandi risultati come posizionarsi secondi in graduatoria tra i progetti competitivi finanziati dal ministero della Salute nell’ambito della Ricerca Corrente Reti 2022”.
14 dicembre 2022
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