La pandemia Covid ha rappresentato una indubbia accelerazione dei programmi di “Digital Health” a livello mondiale, anche se in alcune realtà sanitarie l’attenzione all’innovazione tecnologica è presente da anni. All’E.O. Ospedali Galliera di Genova, ad esempio, già dall’epoca pre-pandemica, è in corso un progetto co-finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Liguria, finalizzato a verificare se un modello di dimissione protetta all’interno di una smart home, sia in grado di ridurre i tempi di rientro a domicilio di anziani “fragili” ospedalizzati per una patologia acuta (studio “Pro-Home”).
Lo studio prende le mosse dalla constatazione che, per molti pazienti anziani, la degenza ospedaliera si protrae diversi giorni oltre il momento della effettiva dimissibilità clinica a causa di problemi non connessi con lo stato di salute, ma con aspetti organizzativi della famiglia o dei servizi che dovrebbero prendere in carico il paziente laddove è richiesta la continuità assistenziale (ad es. RSA, cure domiciliari distrettuali, etc). Il protrarsi ingiustificato della degenza, non solo rappresenta un consumo inappropriato di risorse sanitarie, ma espone il paziente ai rischi connessi alle pratiche assistenziali e all’impatto negativo che l’ambiente ospedaliero ha su psiche e funzioni cognitive.
Si è quindi voluto verificare se un ambiente protetto di tipo domestico/familiare, attrezzato con dispositivi tecnologici all’interno dell’Ospedale, possa da un lato ridurre le giornate di degenza inappropriata e dall’altro avere ricadute positive sulla autonomia e sul benessere del paziente anziano, ovviamente in condizioni di piena sicurezza.
La giornata nel Pro-Home è articolata secondo un preciso calendario di attività, che includono sedute per il potenziamento del self-empowerment e della capacità di autogestione delle malattie croniche, nonché stimolazione neuro-cognitiva e motoria (quest’ultima anche su una piattaforma robotica con protocolli di prevenzione delle cadute).
Risultati
Fino ad oggi sono stati inclusi nello studio 38 dei 60 soggetti previsti, con già l’evidenza che i soggetti ospitati nel Pro-Home presentano tempi di dimissione significativamente ridotti dal punto di vista statistico (2 giorni contro 6 dei soggetti che rimangono nel reparto di degenza). Le prime rilevazioni effettuate dimostrano inoltre, un elevato gradimento da parte dei pazienti e dei loro familiari, mentre stiamo ancora elaborando i dati provenienti dai dispositivi digitali.
Gli sviluppi
Questi dati preliminari confermano quindi che il modello tecnologico di dimissione protetta Pro-Home è in grado di offrire una soluzione efficace e gradita all’utenza rispetto al problema della durata inappropriata della degenza ospedaliera dei pazienti anziani fragili.
Dip.to area delle cure geriatriche, Ortogeriatria e riabilitazione, Direttore Prof. Alberto Pilotto