Decadimento cognitivo e Parkinson. Dal Veneto 1,6 milioni di euro al progetto Sollievo
di Endrius Salvalaggio
Con un incremento di 100 mila euro, la Regione finanzia le 170 iniziative presentate nel 2021 nell’ambito del progetto avviato in Veneto con DGR n. 1873/2013. Lanzarin: “Andiamo a sostenere una serie di attività che compongono una rete di servizi strategici. La diagnosi di demenza o di malattia di Parkinson non è una definitiva esclusione dal mondo e tantomeno una condanna per il paziente e per la sua famiglia”.
30 NOV - Il progetto Sollievo, avviato in Veneto con DGR n. 1873/2013, rappresenta per le persone affette da decadimento cognitivo - malattia di Parkinson e per i loro famigliari un importante punto di riferimento. Nel 2021 i progetti sul decadimento cognitivo sono stati 170, per realizzare i quali la regione Regione del Veneto, su proposta dell'assessore alla sanità e alle politiche sociali,
Manuela Lanzarin, ha deliberato recentemente lo stanziamento di risorse pari a 1 milione 600 mila euro.Il totale delle risorse approvate con la delibera segna un incremento del budget di 100 mila euro rispetto alla annualità conclusa, che sarà distribuito tra le Ulss sulla base del numero di iniziative (
vedi tabella).
Lo scopo del progetto è quello di mettere in campo sinergie tra istituzioni ed associazioni e tra soggetti deputati all'assistenza e il mondo del volontariato, favorendo modus operandi comuni messi poi in rete in tutto il territorio veneto.
I Centri Sollievo sono luoghi con personale volontario formato che per qualche ora alla settimana accolgono le persone con decadimento cognitivo in fase iniziale o ancora lieve e che non abbiano significativi disturbi comportamentali. In questi progetti si svolgono attività specifiche, adeguate e mirate rispetto alle esigenze delle persone coinvolte e al loro livello di abilità residue e sempre con la supervisione di professionisti esperti, che garantiscono la coerenza del programma con l'evidenza scientifica.
Il progetto veneto, oltre a dare al soggetto occasione di socializzazione e stimolo, permette alle famiglie di usufruire di spazi temporali propri, alleggerendo, quindi, il carico assistenziale e favorendo la disponibilità nel mantenere a domicilio la persona affetta decadimento cognitivo e malattia di Parkinson. Un numero die persone tale, che nell'ultimo anno si è tradotto nel coinvolgimento di 4500 individui tra partecipanti, familiari e volontari, affiancati da oltre 300 professionisti.
“Con la delibera approvata, il progetto continua con una nuova edizione che avrà come termine la fine d'anno del 2023 – spiega l'assessore Manuela Lanzarin -, proseguendo quindi, un percorso nel quale, durante gli anni, le iniziative di sostegno e sollievo nel campo del decadimento cognitivo e del Parkinson sono aumentate progressivamente fino a farne contare oggi 170 distribuite in tutta la regione”.
“Con questi finanziamenti – conclude l’assessore - andiamo a sostenere una serie di attività che compongono una rete di servizi strategici. La diagnosi di demenza o di malattia di Parkinson non è una definitiva esclusione dal mondo e tantomeno una condanna per il paziente e per la sua famiglia. Abbiamo ormai intrapreso una strada e su di essa intendiamo continuare: invertire la rotta e dimostrare che lavorando assieme è possibile dare risposte concrete che siano di supporto e di aiuto, ma anche promuovere tutti quegli strumenti che possono contrastare lo stigma e favorire una reale inclusione”.
Endrius Salvalaggio
30 novembre 2022
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