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Mobilità del personale sanitario non medico. Nieddu: “Avviato il confronto sulle modalità attuative”

di Elisabetta Caredda

Ieri incontro tra Regione, Aziende del Ssr e sindacati. Nieddu: “Abbiamo avviato il confronto sulle modalità attuative. Entro una settimana Ares ci fornirà un report completo relativo al personale del comparto delle Asl e chiederemo all’Areus e alle aziende ospedaliere analoghi resoconti con la stessa tempistica. Anche se la mobilità riguarderà solo i lavoratori a tempo indeterminato questo ci consentirà di avere un quadro di insieme esaustivo per avviare una procedure che tenga conto degli equilibri delle piante organiche”.

25 NOV - Proseguono i lavori del tavolo sulla mobilità regionale degli operatori sanitari del comparto istituito dall’assessore alla Sanità Mario Nieddu, insieme alle sigle sindacali firmatarie del nuovo CCNL della categoria del personale sanitario non medico e le aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna.

L’incontro della seconda sessione del tavolo, programmato a fine del mese di novembre, come riportato dall’assessore nella precedente comunicazione ripresa anche dal nostro giornale, è stato anticipato a ieri: “Abbiamo avviato il confronto sulle modalità attuative – spiega Nieddu -. Entro una settimana Ares ci fornirà un report completo relativo al personale del comparto delle Asl e chiederemo all’Areus e alle aziende ospedaliere analoghi resoconti con la stessa tempistica. Anche se la mobilità riguarderà solo i lavoratori a tempo indeterminato questo ci consentirà di avere un quadro di insieme esaustivo per avviare una procedure che tenga conto degli equilibri delle piante organiche”.

“Ai sindacati – prosegue l’assessore – abbiamo invece chiesto di fornirci una bozza in cui siano presenti i criteri da indicare nel bando. L’obiettivo è quello di avviare il prima possibile la mobilità per il personale del comparto, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e altre figure che, nel rispetto degli equilibri, avrebbero la possibilità di spostarsi nella sede di lavoro più vicina alla propria residenza. Oggi abbiamo operatori di Nuoro che lavorano a Cagliari e viceversa . Aprire alla mobilità significa non solo dare una risposta ai lavoratori e alle loro necessità, ma anche attuare un riordino razionale delle forze in campo a beneficio di tutti”, conclude Nieddu.

Elisabetta Caredda

25 novembre 2022
© Riproduzione riservata

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