“Un primo passo determinante per arrivare finalmente alla pubblicazione del concorso, un segnale positivo di attenzione da parte delle Regioni e in particolare della Commissione Salute e del suo Presidente, l’assessore Donini. Ora, però, occorre andare spediti per recuperare i mesi di ritardo accumulati”. Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, sottolinea con soddisfazione l’atto di approvazione del fabbisogno di medici di medicina generale da formare nel triennio 2022/2025 da parte della Commissione salute delle Regioni.
Proprio il tema della mancata definizione del fabbisogno del corso di formazione era stato trattato nella mattinata di ieri nel corso del più ampio e propositivo incontro che il segretario Scotti aveva avuto con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il coordinatore della Commissione Salute Raffaele Donini e gli assessori al bilancio Davide Carlo Caparini e Ettore Cinque.
“Nella convinzione che non si possa perdere altro tempo prezioso - dice Scotti - ho chiesto un’accelerazione dell’iter necessario alla pubblicazione del bando per il triennio 2022 - 2025”. Approvato il fabbisogno, sta ora al Ministero della Salute formulare la proposta di riparto della disponibilità finanziaria per la copertura complessiva delle spese tra le Regioni, che verrà adottata poi in Conferenza Stato Regioni. Le Regioni potranno a quel punto bandire i singoli concorsi per l'ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale. Pubblicati tutti i bandi regionali, sarà il Ministero della Salute a pubblicare l’avviso nazionale con la data del concorso.
Da mesi Fimmg spinge per arrivare alla pubblicazione del bando che si sarebbe dovuto pubblicare a febbraio. “Continueremo a fare la nostra parte per sollecitare tutte le parti coinvolte - conclude Scotti - così da arrivare quanto prima al bando. Abbiamo già avuto contatti e assicurazioni di attenzione anche dal Ministro Speranza così da consentire l’accesso alla formazione specifica in medicina generale di quasi circa 2.800 nuovi colleghi, subito pronti a prendersi carico di 1.000 assistiti ciascuno con il supporto di un tutor, così come prevede la nuova normativa. L’approvazione del fabbisogno era essenziale, ma non possiamo fermaci qui se vogliamo fare in modo che sia rispettato il diritto costituzionale di ogni cittadino all’assistenza del medico di famiglia. Dobbiamo assolutamente ottenere un’accelerazione rispetto alle procedure e ai tempi ordinari che, tra bandi regionali e concorso, richiede normalmente circa 7 mesi. Non si può non considerare che in questo periodo il concorso per il corso di formazione non è più solo necessario per iniziare la formazione dei nuovi medici, ma di fatto rappresenta la risposta ai tanti sindaci, cittadini e territori che in carenza di medici di famiglia stanno chiedendo questa risposta assistenziale che rappresenta le fondamenta del nostro SSN”.