Marcozzi (M5S): “Ma quale raggiro dell’Anac? D’Alfonso cerca di coprire inefficienze tecnico-amministrative dell'operato del suo governo”
26 APR - “La fantasia e la creatività del Presidente
Luciano D'Alfonso non hanno limiti”. “Se l’è presa con gatti neri che avrebbero raggirato l'Anac” ma la conferenza stampa “convocata di fretta e furia insieme all'Assessore Paolucci sembra piuttosto una corsa al riparo per giustificare l'apertura della procedura di vigilanza di Anac che abbiamo presentato. Un tentativo, forse, di coprire le inefficienze tecnico-amministrative dell'operato del suo governo”. Ad affermarlo, in una nota, la consigliera del M5S
Sara Marcozzi.
“Il M5S – prosegue Marcozzi - fa sempre tutto alla luce del sole, tanto è vero che tutte e tre le segnalazioni, due delle quali inviate ad Anac, sono state inoltrate allo stesso Governatore e alla stampa e sono pubblicate sul nostro sito internet. Mi permetto di far notare al Presidente, neo-candidato senatore a vita, forse poco attento, che tutte le segnalazioni sono state inviate per competenza (e non per conoscenza!), a tutti i membri della Giunta, al Sottosegretario alla Giunta, alla Direzione Generale, ai Presidenti delle Commissioni I e IV, al Direttore della ASL, al Direttore dell Agenzia Sanitaria Regionale, ai Capi Dipartimento e, soprattutto, alla sua persona”.
Qui, i documenti inviati e i relativi destinatari:
SEGNALAZIONE N.1
SEGNALAZIONE N.2
SEGNALAZIONE N.3
“Dalle segnalazioni inviate - spiega Marcozzi - si evince agevolmente che non si è mai parlato di gara avviata, piuttosto abbiamo informato l'Anac attraverso le delibere di giunta approvate e alcuni documenti del Proponente, fra cui il PEF e abbiamo chiesto ai destinatari delle missive vagliare l'economicità (come peraltro previsto dal regolamento n.1/2009 emanato da Anac) e la fattibilità rispetto al limiti previsti per le opere fredde, motivi ritenuti fondanti dal Rup Anac”.
“Peraltro – prosegue la Consigliera M5S - la prima segnalazione non è stata inviata all'Anac”, proprio perché “sono un'ottimista” e “spero sempre nella buona volontà del prossimo e tento sempre, invano, purtroppo, la via bonaria del dialogo e del confronto. Solo successivamente, stante il disinteresse mostrato dal Presidente e dall'Assessore Paolucci ai nostri dubbi sul progetto, siamo stati costretti a interessare l'Autorità con a capo Cantone e il Procuratore della Corte dei Conti regionale. D'Alfonso prenda atto dell'accaduto e si impegni, come suo dovere, a trovare la migliore soluzione per l'ospedale di Chieti e per i cittadini abruzzesi”.
26 aprile 2017
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