Tarzia (Lista Storace): “Sperimentazione del tutto illegittima”
05 APR - Il progetto della Regione Lazio per consentire la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori familiari è “del tutto illegittimo, non potendo essere praticato l’aborto chimico nei consultori, ma solamente, oltre che negli ospedali, nei poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati”. Lo afferma
Olimpia Tarzia, vice presidente della Commissione Cultura e presidente del Gruppo Lista Storace in Consiglio regionale del Lazio, in una
interrogazione urgente presentata nei giorni scorsi al presidente della Regione,
Nicola Zingaretti.
“I consultori - insiste Tarzia - non possono essere assolutamente considerati poliambulatori pubblici, essendo istituiti dalla peculiare legge nazionale n. 405/75 'Istituzione dei consultori familiari', che ne definisce le finalità e le funzioni”. L’aborto farmacologico mediante la somministrazione della Ru486 “necessita di maggiore assistenza rispetto all’aborto chirurgico - prosegue Tarzia nella interrogazione - non potendosi conoscere con esattezza il momento esatto dell’espulsione. Motivo per cui, anche per esigenze di salute e sicurezza per la donna, le linee di indirizzo del ministero della Salute stabiliscono che l'aborto farmacologico può essere effettuato solo in ricovero ordinario”.
05 aprile 2017
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