Gelli (Pd): “Dati preoccupanti, azione del Governo fondamentale per opporsi”
03 MAR - “Lo scenario presentato dalla Direzione nazionale Antimafia è sicuramente preoccupante. Serve ancora di più stringere le maglie del controllo per opporsi ad un fenomeno criminale che si arricchisce a danno della salute dei nostri cittadini” E’ quanto dichiarato da
Federico Gelli, responsabile sanità del Pd che commenta così l’allarme nella Relazione Annuale della direzione nazionale Antimafia sulle infiltrazioni della Mafia nelle Asl e negli ospedali.
“Non possiamo permetterci di abbassare la guardia – spiega il deputato – il modus operandi mafioso cambia con il mutare dei tempi e la sanità rappresenta un settore a rischio per tutto ciò che rappresenta. A questo proposito l’attività di Governo è mirata a salvaguardare e tutelare questo settore. In tal senso voglio ricordare le disposizioni inserite nella legge di stabilità del 2016, che introducono l'obbligo di effettuare le gare per gli acquisti di beni e servizi in sanità soltanto tramite Consip o le centrali uniche regionali, ma anche il protocollo di intesa tra l'ANAC e l'Agenas, sottoscritto nel novembre del 2014, che ha poi condotto alla previsione, in occasione dell'aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione, di una sezione specifica dedicata alla sanità. Si tratta di uno strumento di indirizzo che supporta, già da quest'anno, gli enti del Servizio sanitario nazionale nell'adozione dei piani triennali aziendali di prevenzione della corruzione”.
“Infine, quanto alle notizie emerse nei giorni scorsi dall'inchiesta del procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, sull’investimento da parte del crimine organizzato nel settore delle farmacie, ritengo che si renderanno necessari controlli sempre più stringenti sulla loro titolarità, soprattutto in vista dell’ingresso nel settore dei grandi capitali previsto dal ddl concorrenza attualmente all’esame della commissione Industria del Senato”, conclude Gelli.
03 marzo 2016
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