Paolini (Aiop): il 95% delle nostre associate è pronto all'accreditamento definitivo
12 GEN -
In relazione alla scadenza degli accreditamenti provvisori interviene Enzo Paolini, il presidente dell'Aiop, l'associazione che rappresenta le case di cura private (in tutto 512 strutture, con 47.583 posti letto accreditati). Ricordiamo che la scadenza dell'accreditamento provvisorio riguarda il complesso delle strutture sanitarie private italiane. In tutto oltre 13 mila, di cui le case di cura sono appunto una minima parte.
"Il ritardo riguarda l'approdo burocratico regionale. Possiamo affermare - senza timore di smentite - che il 95% delle strutture private associate all’Aiop è pronto per l'accreditamento definitivo. Lo stesso non può dirsi per gli ospedali pubblici dei quali la gran parte non ha i requisiti di qualità e sicurezza per gli accreditamenti. In questo quadro sarebbe un delitto non dare concretezza alla seria lotta agli sprechi degli ospedali pubblici documentati al centesimo nel nostro rapporto "Ospedali & Salute".
"Aggiungo che mettiamo in mora il Governo: abbiamo avuto l'assicurazione di traduzione in atti legislativi di tre principi di buon senso e di serietà amministrativa, condivisi da tutti:
1. trasparenza nei bilanci (oggi nessun ospedale pubblico presenta bilanci chiari, comprensibili e comparabili;
2. controlli affidati ad enti indipendenti (oggi l'Asp fa tutto, programma, finanzia, eroga, controlla se stesso ed i propri concorrenti, paga se stesso - senza controlli - ed i propri concorrenti con tagli ed abbattimenti;
3. abolizione del sistema dei contratti imposti solo ai privati con la minaccia di revoca dell'accreditamento ed introduzione di un sistema basato sulla programmazione e sulla virtuosa competizione.
Se ciò non avverrà entro il 2011 vorrà dire che il Governo vuole - evidentemente - affermare una nuova forma di dirigismo statalista ed il ritorno ad un anacronistico monopolio".
Enzo Paolini
Presidente Aiop
12 gennaio 2011
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