Lombardi Civici Europeisti: “Rimane ancora molto lavoro da fare in aula a novembre”
27 OTT - “La maggioranza non vuole interferenze da parte del terzo settore, dei Sindaci e delle professioni sanitarie e figure socio-sanitarie”. Lo sostiene
Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), evidenziano come oggi, in commissione Sanità, siano stati “bocciati tre aspetti importanti proposti dalle minoranze per la Riforma della Legge 23/2015”.
“Il primo, - specifica la Consigliera civica- è condiviso anche dal collega Niccolò Carretta (Azione): il mancato riconoscimento degli stakeholders. Ritengo essenziale – commenta Strada- tenere in considerazione le indicazioni che abbiamo ricevuto, per esempio, dalle associazioni e dal terzo settore per avere una maggiore e indispensabile conoscenza dei bisogni specifici, concreti e quotidiani dei pazienti. Per questo tornerò su questo tema con convinzione nella discussione in aula. ‘Stakeholders ascoltati – chiosa Carretta- e poi subito accantonati. L’esclusione degli emendamenti relativi al coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti è un passo falso che, senza motivazioni politicamente valide, blocca un percorso concreto di avvicinamento all’approccio One Health. Un vero peccato e un primo grande errore in vista della votazione definitiva in Aula da novembre’.”
“Il secondo tema - prosegue la consigliera - è quello di un esplicito confronto con la Conferenza dei Sindaci prevedendo anche un loro ruolo attivo, ma è stato respinto. Sono invece profondamente convinta che, per un sistema efficace ed efficiente della medicina di territorio, servano competenze e progetti che vedano anche il ruolo attivo dei Comuni, che sono in grado di intercettare e prevenire le criticità sanitarie del loro territorio, ma non hanno strumenti efficaci per ‘prendersi cura’ – in senso letterale- dei propri cittadini.”
Infine “la terza richiesta chiedeva l’inserimento specifico dell’ostetrica tra le figure socio-sanitarie, a supporto della nuova organizzazione sanitaria territoriale”.
“Ad ogni modo - conclude Strada -, al di là della bocciatura di questo specifico tema, la proposta di legge presentata dall’Assessore Moratti non specifica né contempla adeguatamente in generale le modalità di funzionamento del livello socio-sanitario della riforma, anzi nella Riforma manca completamente il raccordo tra il socio e il sanitario. Proprio per questa ragione – al di là dell’esito della Commissione odierna- rimane ancora molto lavoro da fare in aula a novembre”.
27 ottobre 2021
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