Tempi di attesa. Maglia nera agli Ifo. Al top Spallanzani, Asl di Rieti e Asl Viterbo
12 GIU - Se nel Lazio,
secondo il sistema di rilevazione regionale sui tempi di attesa, il 76,4% delle prime visite e esami strumentali nelle ultime 5 settimane (6 maggio - 9 giugno) venivano garantite entro gli standard previsti, nelle Asl e negli ospedali la situazione non è esattamente la stessa. C’è infatti chi va meglio e chi va peggio. E non c’entra che si tratti del territorio di Roma Capitale o della provincia. In provincia c’è chi è al top e chi va male, e lo stesso vale nella grande città.
La maglia nera, in particolare, va agli Ifo, dove, nelle ultime 5 settimane in esame solo il 52,6% delle 43 prestazioni monitorate dalla Regione è avvenuta entro i tempi previsti. Non va molto meglio alla Asl Rm 4 (60,8%) e all’Ao Sant’Andrea (62,8%). Al contrario, i tempi sono quasi del tutto rispettati allo Spallanzani (99%), alla Asl di Rieti (97,4%) e alla Asl di Viterbo (93,5%).
Le disomogeneità sono forti a Roma, dove, se si pensa alle Asl, si va dal 60,8% della Asl Rm4 all’86,7% della Asl Rm3, ma anche in provincia. Se, come detto, la Asl di Rieti supera il 97% di prestazioni entro i tempi previsti e la Asl di Viterbo supera il 93%, la Asl di Latina si ferma al 74,8% e quella di Latina al 67,5%.
Soddisfatto il Dg della Asl di Rieti,
Marinella D’Innocenzo, al vertice tra le aziende sanitarie per rispetto dei tempi di attesa.
“Sono risultati importanti che intendiamo consolidare e migliorare ulteriormente – commenta in una nota i-. La gestione delle liste di attesa è uno dei problemi maggiormente avvertiti dai cittadini e l'abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è da sempre uno dei nostri obiettivi. Il principio che ispira le azioni messe in campo per garantire un accesso tempestivo alle prestazioni specialistiche, è quello del “cittadino al centro” e della sua presa in carico, in percorsi diagnostico-terapeutici di integrazione tra i professionisti e i servizi, per un buon uso delle risorse e per la continuità degli interventi”.
12 giugno 2019
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