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Anaao: “Su intramoenia necessario rispetto delle regole, non ‘caccia alle streghe’”


25 NOV - La segreteria Anaao Assomed ha sempre avuto come principale obiettivo il rispetto delle regole sia da parte dell’azienda ospedaliera, sia da parte dei medici e dei dirigenti sanitari. Senza regole è sempre il più debole che perde: il cittadino.
 
Riguardo ai recenti provvedimenti di sospensione di alcuni medici (58 su oltre 700) per presunti illeciti nello svolgimento della libera professione, l’ANAAO del San Camillo ha chiesto che fossero garantiti due principi inalienabili: che ogni illecito deve essere debitamente dimostrato dagli uffici deputati al controllo e che ogni persona colpita da provvedimento deve avere il diritto di difendersi.
Di fronte ad illeciti comprovati, non alzeremo alcuna difesa “d’ufficio”.
Ma di fronte ad eventuali provvedimenti che non trovassero poi riscontro oggettivo, chiederemo con forza che venga non solo cancellata la sanzione ma anche ripristinata l’onorabilità del dirigente stesso e verificati i motivi dell’ingiusta sanzione.
 
La segreteria Anaao non ha mai cercato di “coprire” illeciti comportamenti nell’esercizio della libera professione. Ha difeso il diritto di esercitarla nel rispetto della legge.
 
Quello che sconcerta è il troppo tempo trascorso senza che fossero dati, dagli uffici aziendali deputati al controllo, segnali che erano in corso comportamenti anomali. Sconcerta altresì, che non siano stati dati congrui preavvisi agli interessati prima dell’erogazione delle sanzioni.
E’ colpevole anche il ritardo con il quale si “scoprono” presunte infrazioni.
 
Per questo chiediamo all’Azienda di procedere, dove riconosciuto il comportamento anomalo, secondo regolamento, modulando le sanzioni in base all’effettiva entità del dolo (in alcuni casi si tratta solo di mero errore amministrativo, senza appropriazione indebita di denaro o interferenza con le attività istituzionali). Chiediamo però di verificare perché i presunti illeciti siano stati rilevati e comunicati con ritardo.
Confidiamo che la Dirigenza aziendale consideri ogni caso con la dovuta diligenza e prudenza.
 
Ricordiamo che l’attività libero professionale rappresenta solo il 5% dell’intera attività dell’azienda e respingiamo infine ogni tentativo di gettare discredito sull’intera categoria dei dirigenti medici e sanitari che, ricordiamo, con enormi sacrifici, documentati dall’elevatissimo numero di ore di lavoro non remunerate e dall’altrettanto elevato numero di giorni di ferie non goduti, si sforzano di garantire a tutti i cittadini i livelli essenziali di assistenza, in un ospedale a cui sono state sottratte negli ultimi anni enormi risorse, in termini di posti letto e personale.

Sandro Petrolati
Segretario aziendale ANAAO Assomed


25 novembre 2017
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