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Taranto. Riparte attività in intensiva neonatale


Dopo lo stop alle attività per carenza di personale e il pensionamento del primario. Al “Santissima Annunziata” il reparto è stato rinnovato con la strumentazione e riorganizzato: due i medici che si sono trasferiti (da Bari) a Taranto. Emiliano e Lopalco all’inaugurazione, il governatore: “Rimane il fatto che per errori di programmazione di anni fa l’Italia ha pochi medici e se li contende come giocatori di calcio”.

11 OTT - Dopo lo stop alle attività per carenza di personale e il pensionamento del primario, è stata riavviata la Terapia intensiva neonatale nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Il reparto è stato rinnovato con nuova strumentazione e riorganizzato.

Sabato mattina il governatore Michele Emiliano e l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco hanno “inaugurato” il reparto. “Durante tutta questa estate - ha detto Emiliano – c’è stato un grande lavoro da parte mia e di Pierluigi Lopalco per far arrivare qui nuovi medici dopo il pensionamento del primario. Adesso l’organico è stato ripristinato grazie al grande aiuto del professore Nicola Laforgia del Policlinico di Bari che, in uno spirito di collaborazione ampia, ci ha consentito di disporre di alcuni dei suoi professionisti per dare una mano a Taranto”.

Sono due, infatti, i medici che si sono trasferiti da Bari a Taranto. “Rimane il fatto - ha aggiunto Emiliano - che per errori di programmazione di anni e anni fa, l’Italia oggi ha pochi medici e se li contende come se fossero diventati giocatori di calcio. Comunque tutto è bene quel che finisce bene”.

“Un reparto di questi è fondamentale - dichiara Lopalco - il punto nascita di Taranto raggiunge quasi 2000 parti l’anno, è uno dei più grandi del meridione, il secondo in Puglia. Significa che un punto nascita così importante ha bisogno di' un supporto come la terapia intensiva neonatale di questo livello. Ci sono 20 culle con le più moderne attrezzature che servono a dare maggiore tranquillità alle donne che partoriscono non solo in questo ospedale ma in tutta l'area tarantina”.
“Si tratta di una rinascita a cui tutti siamo orgogliosi di contribuire e partecipare”, aggiungono la dottoressa Lucrezia de Cosmo e il professore Federico Schettini, i due medici passati da Bari al Santissima Annunziata.

11 ottobre 2021
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