Vaccini Covid. Intersindacale Medici Puglia: “Vergognoso pressapochismo organizzativo”
Fp Cgil Medici, Simet, Sml, Snami e Ugs Medici accusano la Regione di “ostruzionismo”: “Non vengono consegnati adeguate dosi per adempiere a quanto previsto, cioè vaccinare gli over80 a domicilio, i disabili e fragili”. Dopo la Fimmg, anche Fp Cgil Medici, Simet, Sml, Snami e Ugs Medici annunciano che, completata questa prima fase, i medici di famiglia non saranno più disponibili ad affiancare la Regione nella campagna vaccinale. LA LETTERA
21 MAG - “L'intersindacale medici della Puglia denuncia pubblicamente l'impossibilità di continuare la campagna vaccinale vista la scarsa distribuzione dei vaccini e chiede ai Direttori Generali delle ASL pubbliche comunicazioni volte a far conoscere ai cittadini, finalmente, la verità! Infatti, non vengono consegnati ai medici di medicina generali adeguati numeri di dosi di vaccini per adempiere a quanto previsto nell'accordo del 05-03-21 e cioè vaccinare gli ultraottantenni a domicilio, i pazienti disabili e quelli fragili”. E’ quanto si legge in una lettera che l’Intersindacale Medici Puglia (Fp Cgil Medici, Simet, Sml, Snami e Ugs Medici) ha indirizzato al Presidente della Giunta Regionale
Michele Emiliano, alle autorità responsabili della sanità pugliese e ai direttori delle ASL.
“Pur tra mille difficoltà e contro un vero e proprio ostruzionismo - ossevano i sindacati -, i medici di famiglia hanno vaccinato oltre 500 mila pazienti, i più impegnativi come è facile comprendere, a cui è stata assicurata, sino ad ora, la vaccinazione da parte del medico di famiglia. La carente distribuzione dei vaccini ai medici di medicina generale ha imposto tempi lunghi nel completare la vaccinazione di queste categorie, individuate come prioritarie, a tal punto da determinare uno stato di conflitto con deterioramento del rapporto di fiducia medico-paziente. Nonostante tutte le difficoltà organizzative e gli attacchi alla categoria da parte di aree politiche e di amministratori delle Asl siamo riusciti a rispettare i compiti previsti dall'Accordo del 5/3/2021”.
Per Fp Cgil Medici, Simet, Sml, Snami e Ugs Medici è “assolutamente vergognoso il pressapochismo sul piano organizzativo. Ancora non ci è dato sapere chi vaccina i caregiver e familiari dei disabili e con quale vaccino. ln più vorremmo ritornare a svolgere i nostri compiti di medici clinici sperando che a nessuno venga in mente di trasformarci in sportelli amministrativi per il rilascio dei green pass”.
I sindacati avvertono di essere pronti a “tutte le azioni possibili a tutela della categoria medica che in questa campagna vaccinale è diventata capro espiatorio delle inefficienze altrui”. “Visto il persistere di tale vergognosa situazione nel garantire ai nostri assistiti il diritto ad essere sottoposti, ancora alla I e II dose del vaccino anticovid - commentano -, verrebbe voglia di chiedere a tutti i medici di famiglia, in forma di protesta, di astenersi dal recarsi a ritirare l'elemosina delle poche dosi, eventualmente, messe a disposizione e del tutto insufficienti a coprire la richiesta di vaccinazione dei cittadini. Se non ci sono vaccini per completare la vaccinazione delle categorie maggiormente a rischio, 80enni a domicilio, disabili e fragili, lo si dica chiaramente e pubblicamente e si metta fine alla insulsa propaganda “de tutto va bene!”.
“In ogni caso - avverte l’Intersindacale - la partecipazione dei medici di famiglia finisce qui; si conclude con l'assolvimento del compito di vaccinare gli assistiti delle categorie a rischio sopra descritte”.
21 maggio 2021
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