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Emiliano incontra i mmg. Ma sulle Usca è polemica con la Fimmg


Tre incontri (virutali) distinti, con i medici di medicina generale di Taranto, Bari e Foggia, per un totale di oltre 450 persone collegate. Per Emiliano “gli incontri sono andati tutti molto bene, è importantissimo avere contatto diretto con loro”. Ma la Fimmg Puglia contesta il governatore per avere accusato i mmg delle Usca di “restarsene in ufficio invece di andare nelle case”. “Emiliano venga a vedere l'uso delle Usca che fanno le ASL e i Dipartimenti di Igiene”, è la replica del sindacato.

09 APR - Dopo il disappunto dei medici ospedalieri, il presidente della Regione Michele Emiliano raccoglie oggi le critiche dei medici di famiglia. Al centro alcune dichiarazioni di Emiliano in merito alle Usca. E a poco valgono le parole rilasciate dal governatore al termini dell’incontro virtuale tenuto con i medici di medicina generale di Taranto, Bari e Foggia (tre diversi incontri per un totale di oltre 450 persone in collegamento)-

Per Emiliano, infatti, gli incontri con i medici era andati “tutti molto bene, ce n’era bisogno e vorrei ripeterli almeno una volta a settimana, perché è importantissimo avere contatto diretto con loro, scambiare informazioni, soprattutto rafforzare le relazioni tra i medici di medicina generale e le Asl. È la prima volta che un presidente di Regione incontra tutti i medici di base - aveva proseguito Emiliano in una nota diramata alla fine degli incontri virtuali - senza naturalmente voler scavalcare le organizzazioni sindacali con le quali abbiamo lavorato anche molto bene, chiudendo accordi che io giudico importantissimi. Ma in questo momento avere un filo diretto e un confronto continuo è molto utile. Non esistono vicende, a maggior ragione come la pandemia, che si possono gestire in autonomia. Occorre fare squadra e fare gruppo. Se noi riusciamo ad essere veloci nel vaccinare quanta più gente possibile, mettiamo in sicurezza persone che oggi rischiano la vita, a cominciare dai più fragili e da chi è più grande di età. I medici di medicina generale devono avere un filo diretto con le Asl e una comunicazione aperta 24 ore su 24 festivi compresi”.

Ma l’entusiasmo post incontro è stato presto interrotto da una nota in cui la Fimmg Puglia esprime “sconcerto e non poca indignazione” per “le dichiarazioni a mezzo stampa del Presidente Emiliano sul ruolo e l’attività delle USCA nella Regione Puglia”, spiega Pietro Drago, Segretario regionale Fimmg – Settore Continuità Assistenziale.

“Secondo il Presidente - riferisce Drago - sarebbe ‘inaccettabile che molti dei medici Usca restino in ufficio in modo illegittimo e non vadano a casa’, come se i medici si fossero dedicati arbitrariamente ed abusivamente ad attività non previste dall’organizzazione e dai coordinamenti aziendali delle attività di assistenza sul territorio. È bene evidenziare che i medici delle USCA, sin dalla loro istituzione, si sono impegnati per garantire il loro supporto nonostante le carenze del sistema, nonostante l'indisponibilità di posti letto nei vari ospedali della provincia, nonostante la mancanza di strumenti diagnostici adeguati, nonostante l’impossibilità di coordinamento reale sul territorio con il settore dell’emergenza urgenza e del P.S”.

Per Drago “è necessario, a questo punto, chiarire ai cittadini pugliesi ed al Governatore Emiliano quello che accade sul territorio della nostra Regione in merito all’attività delle USCA e l’uso che ne fanno le ASL e i Dipartimenti di Igiene, alterando a volte i compiti per cui queste Unità sono state istituite e sovvenzionate con fondi nazionali”.

“In questi mesi  - riferisce il leader della Fimmg Puglia - le AA.SS.LL. pugliesi ed i Dipartimenti di Igiene hanno definito, sulla base delle loro necessità, le attività delle USCA, anche diversificandole nelle diverse AA.SS.LL. In sintesi, le USCA, istituite per affiancare i medici di medicina generale e di continuità assistenziale nelle attività di controllo e monitoraggio domiciliare dei cittadini sospetti Covid e dei pazienti Covid positivi sono state impiegate in attività dipartimentali per, l’esecuzione di tamponi, provvedimenti contumaciali, indagini epidemiologiche e in ultimo per la campagna vaccinale, oltre che per le anzidette attività di controllo e monitoraggio domiciliare”.

La Fimmg Puglia porta ad esempio il caso della Asl Bari, dove “il contratto, bruscamente sospeso ad agosto senza adeguato preavviso, è stato riattivato il 15 agosto soltanto perché, nel frattempo, era subentrata la necessità di provvedere all’esecuzione di tamponi e di contact tracing per isolare i positivi e, quindi, rallentare il contagio dopo i rientri dalle vacanze. Successivamente, in piena esplosione dei contagi, i medici USCA hanno provveduto a garantire le attività epidemiologiche, l’esecuzione di tamponi e l’assistenza domiciliare dei malati Covid. L’esistenza e l’attività di alcuni drive through è stata resa possibile esclusivamente grazie alla presenza dei medici USCA. A dicembre, con oltre 50.000 positivi in tutta la regione, con estremo ritardo si è provveduto ad integrare la pianta organica delle USCA per l’aumentata richiesta di visite domiciliari”.

“Ad oggi si continua a lavorare in auto sanificate raramente e con strumenti diagnostici inefficienti - puntualizza Drago - “Spesso si è costretti a rimanere al domicilio dei pazienti in grave insufficienza respiratoria in quanto non è possibile contattare la centrale del 118 e, quando possibile, non ci sono posti letto per ricoverare i pazienti in gravi condizioni.”

A questo si aggiunge “la mancata risposta alle molte mail inviate dai medici USCA, che da tempo hanno esplicitamente richiesto di abbandonare le attività di supporto ai Dipartimenti di Igiene per tornare ad occuparsi in maniera esclusiva delle visite domiciliari, unico compito di tali unità definito dai DPCM”. 

“Dopo mesi di estenuante impegno sul territorio profuso per la salute dei cittadini pugliesi, genera grande sconforto venire attaccati a mezzo stampa alla stregua di chi cerchi di nascondersi negli uffici per evitare il proprio lavoro - conclude Drago - Tra le mille difficoltà quotidiane, quelle di essere vittime del fuoco amico non era stata preventivata. Al Presidente Emiliano che critica una parte dell’assistenza ai cittadini organizzata dalla Regione che governa e dalle Asl che la compongono, chiediamo quindi maggiore chiarezza sulle strategie per la salute in tema di COVID in Puglia e sul ruolo e l’attività delle USCA nella Regione Puglia. I medici USCA, come sempre, saranno disponibili ad assicurare l’assistenza e il loro contributo in tutto quello che sarà ritenuto necessario in questo momento di estrema gravità per il Paese e per la nostra regione”, conclude la nota della Fimmg Puglia.

09 aprile 2021
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