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Puglia. Omceo Bari: “Bene inserimento tecniche di primo soccorso nella legge sulla scuola”


“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con l’introduzione del primo soccorso tra le materia di insegnamento e ringraziamo il collega Balzanelli per il grande impegno e il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Angela D'Onghia, che ha sostenuto l’iniziativa”, ha commentato Filippo Anelli, Presidente dell’OMCeO Bari.

10 LUG - L’Ordine dei Medici di Bari plaude all’inserimento all’interno del ddl scuola dell’insegnamento delle tecniche di primo soccorso in classe. Un comma del provvedimento prevede infatti sia tra le materie facoltative, una richiesta fatta nel 2005 da una legge di iniziativa popolare che aveva raccolto 93mila firme, promossa da Mario Balzanelli, direttore del 118 di Taranto.

L’OMCeO sostiene il progetto “Due mani sul Torace ti salvano la vita”, che punta all’inserimento delle tecniche di primo soccorso come materia di insegnamento nei programmi curriculari delle scuole. Il progetto, promosso a livello nazionale dall’Associazione “Messaggio per la Vita” Onlus, prevede un percorso formativo per i docenti di Scienze Motorie sulle tecniche del massaggio cardiaco attraverso incontri teorico-operativi che li mettano in grado di attivare con i propri alunni un percorso di educazione sanitaria relativo al primo soccorso.

“Poche, ma precise manovre di primo soccorso, ovvero due mani sul torace che comprimono ininterrottamente e – spiega una nota - con forza il torace di un paziente in arresto cardiaco, possano salvare una vita. L’educazione sanitaria da questo punto di vista è cruciale, se consideriamo che in Italia almeno 60mila persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, di genesi spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. Altri 23mila italiani, sempre ogni anno, muoiono improvvisamente a causa di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65mila per gli stessi motivi riportano invalidità gravi permanenti”.

La letteratura scientifica internazionale ha dimostrato che, sia in caso di arresto cardiaco improvviso sia nell'evenienza di un trauma, un intervento di primo soccorso tempestivo e metodologicamente adeguato può contribuire, in modo statisticamente significativo e comunque determinante, a salvare almeno il 30% delle persone colpite. Se si riferisce il dato all'Italia e lo si esprime in termini assoluti, significa che delle 164 persone che ogni giorno muoiono improvvisamente nel nostro Paese a causa di un arresto cardiaco o per problemi cardiovascolari in genere, almeno 50 potrebbero essere salvate semplicemente intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati.
Per mettere i cittadini italiani nella condizione di saper intervenire all’occorrenza e prestare i primi soccorsi in attesa dell’arrivo degli operatori del 118, è importante intervenire a livello di scuola dell'obbligo.

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con l’introduzione del primo soccorso tra le materia di insegnamento e ringraziamo il collega Balzanelli per il grande impegno e il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Sen. Angela D'Onghia, che ha sostenuto l’iniziativa” – ha commentato Filippo Anelli, Presidente dell’OMCeO Bari – Tutti devono essere in grado di prestare soccorso, di intervenire in caso di emergenza. Questo ed altri aspetti di educazione sanitaria devono entrare a far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino e devono quindi entrare nei programmi scolastici”.

10 luglio 2015
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