"Per quanto attiene alle situazioni relative alla realtà della sanità della provincia di Brindisi, il Dipartimento promozione della salute e del benessere animale della regione Puglia, ha comunicato che ad oggi, nei pronto soccorso ospedalieri della Asl Brindisi, sono in servizio complessivamente 10 medici, mentre il piano triennale del fabbisogno del personale prevede per i tre pronto soccorso 45 unità.
Del personale in servizio alcuni usufruiscono dei benefici previsti dalla legge n. 104 del 1992 o hanno limitazioni alla mansione specifica, prescritta dal medico competente. Questo determina un ulteriore aggravio nella copertura dei turni, soprattutto nelle fasce orarie dalle 20 alle 8. Il Dipartimento ha indicato inoltre che le procedure di reclutamento messe in atto non hanno consentito di colmare le necessità aziendali".
Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo alla Camera al question time relativo alle carenze di medici in Puglia presentato da Mauro D'Attis (FI).
Di seguito la risposta integrale del ministro Schillaci.
Per quanto attiene alle situazioni descritte, relative alla realtà della sanità della provincia di Brindisi, il Dipartimento promozione della salute e del benessere animale della regione Puglia, ha comunicato che ad oggi, nei pronto soccorso ospedalieri della ASL Brindisi, sono in servizio complessivamente 10 medici, mentre il piano triennale del fabbisogno del personale prevede per i tre pronto soccorso 45 unità. Del personale in servizio alcuni usufruiscono dei benefici previsti dalla legge n. 104 del 1992 o hanno limitazioni alla mansione specifica, prescritta dal medico competente. Questo determina un ulteriore aggravio nella copertura dei turni, soprattutto nelle fasce orarie dalle 20 alle 8. Il Dipartimento ha indicato inoltre che le procedure di reclutamento messe in atto non hanno consentito di colmare le necessità aziendali.
Con riferimento all'episodio del 16 novembre 2022, il Dipartimento della regione rappresenta che il turno di servizio dalle 20 alle 8 dei dirigenti medici del pronto soccorso del presidio ospedaliero «Perrino» di Brindisi era regolarmente coperto da due unità. In merito alle circostanze dettagliate, il Dipartimento ha segnalato che è stata istituita un'apposita commissione interna per acquisire tutte le informazioni utili ad una puntuale ricostruzione degli eventi. Questa attività è però ancora in corso. Mi riservo ogni ulteriore iniziativa, anche di carattere ispettivo, all'esito dei lavori della summenzionata commissione".
In sede di replica Mauro D'Attis (FI) ha risposto: "Grazie, signor Ministro, per aver raccontato cosa è accaduto fino ad oggi rispetto alla mancata programmazione dei Governi precedenti. Grazie per aver evidenziato, anche indirettamente, la mancata programmazione della regione di cui stiamo parlando, una regione che - lo ricordo - è quasi da vent'anni gestita dal centrosinistra e da quasi dieci anni dall'attuale presidente Emiliano che, addirittura, è stato anche assessore alla sanità.
Grazie per aver aperto una finestra importante, perché è bene che si comprenda, con riferimento soprattutto alla regione Puglia, che è vero che il Titolo V attribuisce la gran parte delle competenze in materia sanitaria alla regione - in questo caso, alla regione Puglia - ma è anche vero che i fondi alle regioni vengono concessi dallo Stato italiano, quindi dal Governo nazionale, dal Parlamento. Si tratta di soldi dei cittadini, e su quei soldi, sulla loro gestione occorre vigilare. Riteniamo di essere soddisfatti della risposta perché apre la finestra alla possibilità di ispezione su quanto denunciato e su quanto da mesi, con i colleghi Caroppo, Gatta, Dalla Chiesa e De Palma, stiamo denunciando a livello nazionale e continueremo a farlo. Si tratta della vita delle persone e della salute dei pugliesi e su questo non ammettiamo sconti a nessuno".