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In Puglia il “premio Covid” ancora non pagato. Palese scrive alle Asl: “Procedere entro il 9 dicembre”


L’assessore sollecita le Asl e ricorda che è possibile procedere ad effettuare, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione delle attività rese, una liquidazione di un acconto pari al 50% di quanto rendicontato dalle strutture private accreditate. La liquidazione totale, da effettuarsi entro 120 giorni dalla presentazione della rendicontazione è subordinata alla verifica della stessa.

02 DIC - Era previsto per novembre, ma quando gli operatori sanitari pugliesi hanno aperto la busta paga, il premio Covid non c’era. A sollevare la questione i consiglieri regionali Napoleone Cera (Forza Italia) e Paolo Pagliaro (La Puglia Domani).

“Continua l’attesa per medici e infermieri che, per il sacrificio professionale e umano compiuto nella gestione dell’emergenza pandemica e nella campagna vaccinale anti Covid, hanno meritato il riconoscimento di compensi extra. Non è stata rispettata la scadenza di fine novembre, pattuita per il saldo della premialità Covid nell’accordo sindacale con la Regione Puglia”, dichiara Pagliaro in una nota sollevando “il timore che slitti anche l’altro termine, stabilito entro fine dicembre, per il pagamento della premialità per il progetto vaccinazioni”.

“Mi auguro che, sebbene in ritardo, la Giunta regionale sappia porre rimedio e rispettare gli impegni assunti nei confronti degli operatori sanitari, medici e infermieri, a cui dobbiamo veramente tanto”, l’auspicio di Cera.

Non si è fatta attendere la risposta della Regione sulla questione. “L’assessore regionale alla Salute Rocco Palese e il Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro - spiega in una nota - hanno inviato questa mattina una nota a tutte le direzioni delle Asl pugliesi nella quale invitano le stesse a dare tempestiva applicazione, entro il prossimo 9 dicembre, della Delibera di Giunta sull’approvazione delle linee guida del Decreto del Ministero recante la ‘remunerazione di una funzione assistenziale e di un incremento tariffario per le attività rese a pazienti affetti da Covid- 19’”.

“La disposizione giuntale – è scritto nella nota a firma di Palese e Montanaro – a tale riguardo prevede che per quanto attiene tutti i provvedimenti il riconoscimento del rimborso dell’incremento tariffario e delle funzioni di cui al DM 12/08/2021, le Asl potranno procedere ad effettuare, entro 60 gg dalla presentazione della rendicontazione, una liquidazione a titolo di accordo (ndr. acconto) nella misura del 50% di quanto rendicontato dalle strutture private accreditate. La liquidazione totale, da effettuarsi entro 120 gg dalla presentazione della rendicontazione è subordinata alla verifica della stessa, presentata da ciascuna struttura privata accreditata nel rispetto delle modalità riportate nel presente documento".

Con Determinazione Dirigenziale della sezione Strategia e Governo dell’Offerta, fanno infine sapere Palese e Montanaro, "si procederà alla determinazione della valorizzazione economica per ciascuna struttura privata accreditata dell’incremento tariffario e relativa funzione, ai sensi del citato DM”.

02 dicembre 2022
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