Covid. Pa Trento integra finanziamento della sanità, ad Apss ulteriori 64,7 milioni di euro
In totale l'assegnazione complessiva all'Azienda per il 2020 raggiunge i 1.259.826.900 euro. Segnana: “La pandemia ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario, è stato necessario integrare le risorse verso i settori maggiormente coinvolti nella gestione delle attività conseguenti alla pandemia”. Dunque si prende atto che le spesa da pandemia non concorrono nel calcolo dei tetti di spesa in precedenza fissati.
04 DIC - "La pandemia ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario in questi lunghi mesi. Non solo il nostro personale sanitario è stato fortemente impegnato a fronteggiare l'emergenza, ma è stato necessario integrare le risorse verso i settori maggiormente coinvolti nella gestione delle attività conseguenti alla pandemia”. Così l'assessore alla salute
Stefania Segnana annuncia in una nota la decisione della Giunta di finanziare ulteriormente il sistema sanitario provinciale. All’Apss sono stati assegnati 64.749.959,36 di euro. In totale l'assegnazione complessiva all'Azienda per il 2020 è pari a 1.259.826.900 euro.
“Con questo provvedimento, di natura tecnica - spiega Segnana -, accogliamo le modifiche di finanziamento della sanità trentina che sono intervenute nel corso del 2020, in particolare sia sul fronte delle maggiori spese per il Covid che la Provincia ha sostenuto in particolare per dispositivi di protezione individuali e beni sanitari, sia sul fronte delle modifiche organizzative previste dal Programma operativo finanziate dallo Stato relative al potenziamento della rete territoriale e alla riorganizzazione del settore ospedalieri, sia infine sul fronte delle strutture private accreditate per l'istituzione di posti letto destinati ai pazienti Covid in ripresa o che necessitano di riabilitazione”.
Il provvedimento approvato oggi dall'esecutivo, su indicazione dell'assessore Segnana, è suddiviso in tre parti: la prima riguarda l’integrazione al riparto delle risorse del Servizio sanitario provinciale 2020 per la copertura delle maggiori spese per l’emergenza Covid-19 sostenute dall’Azienda provinciale per I servizi sanitari; la seconda riguarda l’aggiornamento del Programma operativo Covid-19; la terza è la presa d’atto di direttive puntuali su specifici segmenti/settori della Sanità emanate in corso d’anno.
La pandemia da Covid-19, ribadisce la provincia in una nota, “ha fortemente condizionato la Sanità. Il sistema sanitario provinciale ha dovuto concentrare e riorganizzare le attività per fronteggiare l’emergenza con notevoli impatti sulla spesa sanitaria stimati in poco più di 63 milioni di euro. Con questo provvedimento si prende atto che le spesa da pandemia non concorrono nel calcolo dei tetti di spesa in precedenza fissati, chiedendo al contempo all'Azienda di tenere monitorati gli andamenti di spesa e di isolarli rispetto all'impatto da Covid; vengono inoltre sospese anche la valutazioni sul Piano di efficientamento dell'Azienda sanitaria”.
In base a quando stabilito dal Governo, il Programma operativo per l'emergenza Covid-19 viene aggiornato e integrato con i contenuti del Piano di riordino della rete ospedaliera , del Piano di potenziamento dell’assistenza territoriale e del Piano operativo di recupero delle liste di attesa. Il Programma sarà trasmesso ai Ministeri competenti.
Con il presente provvedimento vengono assegnate all'Azienda sanitaria, per il fabbisogno 2021 per l’emergenza Covid-19, 18 milioni di euro. Al fine di ridurre la pressione sui reparti degli ospedali pubblici, ci si avvale della collaborazione delle strutture private accreditate per l’istituzione in base al fabbisogno rilevato dall’Azienda sanitaria, di appositi reparti post acuzie destinati ad ospitare pazienti Covid in ripresa dopo la fase acuta ma non dimissibili e pazienti Covid che necessitano di riabilitazione. Quale riconoscimento dei maggiori costi per l'allestimento dei reparti, viene stabilita una tariffa giornaliera a paziente di 225 euro, aumentata a 325 per i pazienti che necessitano di riabilitazione.
04 dicembre 2020
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