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Università di Trento, al via l’iter per le specializzazioni in medicina

Pronte per essere inviate in approvazione ministeriale le prime specializzazioni in neurologia, anestesia e rianimazione, medicina d’emergenza urgenza e radiodiagnostica. Potrebbero partire già con il prossimo anno accademico 2024/25 previo via libera del Mur. Nominato il presidente della scuola di Medicina Lorenzo Trevisiol: “Una nuova opportunità per l’università di Trento, gli ospedali e tutto il territorio circostante”

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Si amplia sempre di più l’offerta formativa in medicina nell’Università di Trento. Attualmente, presente con il corso di laurea in medicina e chirurgia, per le professioni sanitarie, con entrambi i corsi in inter ateneo con l’Università di Verona, poche settimane fa è iniziato l’iter le prime specializzazioni in chirurgia in neurologia, anestesia e rianimazione, medicina d’emergenza urgenza e radiodiagnostica.

“La proposta di attivazione presentata, è stata istituita congiuntamente dagli atenei di Trento e di Verona. Proprio in queste ore – spiega il presidente della Scuola di Medicina il professore e chirurgo maxillofacciale Lorenzo Trevisiol, attualmente direttore Unità operativa maxillo-facciale Apss all’Ospedale di Trento - è stata aperta la banca dati ministeriale dove la proposta Uni Trento sarà presentata per l’avvio del processo di valutazione. Un passaggio obbligato per ottenere l’accreditamento. Se si otterrà la valutazione positiva dal Ministero dell’Università e della ricerca, assieme al Ministero della Salute, le prime quattro specializzazioni potrebbero partire già dal prossimo anno accademico2024/25”.

La formazione accademica e professionale del personale medico potrà avvenire, grazie ad un protocollo d’intesa con la Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, approvato nei giorni scorsi dal Senato accademico Uni Trento, anche in alcune le strutture altoatesine, individuate come idonee per personale ed attrezzature.

“Le nuove specializzazioni all’interno dell’Università di Trento daranno un valore aggiunto per l’Università di Trento – afferma Trevisol – ma anche l’ospedale universitario che farà da richiamo per tutta la zona del Trentino. Il fatto di insegnare, tutorare e svolgere ricerca è un fattore di crescita personale e professionale del medico, ma anche per la struttura ospedaliera, rendendo ancora più attrattivo per altri medici a spostarsi a lavorare presso le nostre strutture”.

L’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria è a numero programmato e il test si svolgeranno su base nazionale. Per essere ammessi occorre essere in possesso di un titolo di laurea in medicina e chirurgia. Le attività formative delle specializzazioni, così come quelle per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia si svolgeranno anche nelle strutture medico - sanitarie, a cominciare da quelle dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Endrius Salvalaggio



12 giugno 2024
© Riproduzione riservata

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