Covid. Sospensione vaccini AstraZeneca, Piemonte: “E’ la prova che avevamo agito bene”
Il presidente Cirio e l’assessore Icardi intervengono sulla decisione della Regione di sospendere la vaccinazione AstraZeneca ancora prima della disposizione dell’Aifa, scelta che aveva suscitato polemiche. Per Cirio e Ircadi è proprio la decisione dell’Aifa che "dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ha agito con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini”.
16 MAR -
“La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che domenica ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia”. Così il presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità
Luigi Genesio Icardi intervengono, in una nota, sulle polemiche suscitate dalla decisione della Regione di sospendere la vaccinazione AstraZeneca ancora prima della disposizione dell’Aifa.
Nelle scorse ore i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale dopo il decesso di una donna.
Alla luce della decisione assunta dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza
Laura Poggi, dai responsabili dell’Emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte,
Gianfranco Zulian e
Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi
Antonio Rinaudo.
Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, “abbiamo sentito il ministro
Roberto Speranza - spiegano Cirio e Icardi - e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità”.
“Procedere con la campagna vaccinale - concludono il presidente Cirio e l’assessore Icardi - è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna”.
Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, “abbiamo sentito il ministro Speranza - concludono Cirio e Icardi - e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità”.
16 marzo 2021
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