Gestione del sovraffollamento ospedaliero, l’Aou di Novara vince premio nazionale Sham
Il Piano dell'Aou funziona tramite un algoritmo che, analizzando i dati del Pronto soccorso e dei reparti di degenza, allerta l’ospedale in caso di iperafflusso. L’allerta visivo (sistema semaforico) è calcolato dal momento dell’arrivo del paziente in PS, dando all’Azienda un tempo congruo per anticipare le manovre necessarie quali la predisposizione di letti, l’aumento delle postazioni di PS, l’allerta dei servizi diagnostici e così via. Il Piano di Gestione del Sovraffollamento è rianalizzato e migliorato ogni anno nel mese di Aprile tenendo conto dei dati osservati.
27 NOV - Oggi, giovedì, a Firenze, durante il 14° Forum Risk Management in Sanità l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara ha ricevuto il primo premio (su 120 concorrenti) del concorso Sham 2019 nell’ambito del convegno nazionale di Federsanità sul rischio clinico, per il progetto dal titolo “Gestione del sovraffollamento ospedaliero: dall' analisi dati sul bed management ai modelli predittivi e prescrittivi nella prevenzione del rischio clinico correlato”. È la seconda volta che Sham premia l’Aou per iniziative sulla sicurezza dei pazienti.
“Il presente premio - commenta la Aou in una nota - corona un lavoro che prosegue da tre anni sulla risposta del Pronto Soccorso e dei Reparti di degenza in caso di iperafflusso di pazienti in urgenza all’Aou di Novara".
Il progetto, coordinato dalla Direzione Sanitaria di Presidio (diretta dal dr.
Andrea Capponi) in collaborazione con il Pronto Soccorso (diretto dal Rettore dell’Università del Piemonte Orientale prof.
Giancarlo Avanzi) ha coinvolto tutto l’Ospedale ed è caratterizzato dall'adozione di un algoritmo che, analizzando i dati del Pronto soccorso e dei reparti di degenza, allerta l’ospedale per la presenza di un iperafflusso di pazienti.
“L’allerta visivo (sistema semaforico) - spiega l’Azienda - è calcolato dal momento dell’arrivo del paziente in Pronto Soccorso, dando all’Azienda un tempo congruo per anticipare le manovre necessarie quali la predisposizione di letti per eventuali ricoveri, l’aumento delle postazioni di Pronto Soccorso (con il relativo personale medico ed infermieristico), l’allerta dei servizi diagnostici (radiologia, specialisti in consulenza), il trasferimento di barelle, l’aumento del personale per i trasporti interni”.
Per facilitare il reperimento dei posti letto di degenza è stata definita la figura del Bed Manager, coadiuvata da un Servizio Sociale rafforzato, e sono stati presi accordi con le strutture ricettive territoriali.
Un modello che, evidenzia la Asl, “è esportabile in qualsiasi altra Azienda sanitaria in modo da offrire una sanità più sicura e vicina al cittadino”.
Il Piano di Gestione del Sovraffollamento è rianalizzato e migliorato ogni anno nel mese di Aprile tenendo conto dei dati osservati in modo da offrire una risposta sempre più congrua rispetto alle necessità.
Nel 2019 il riesame ha dato vita a 10 tavoli di lavoro e i risultati conseguiti ci consentiranno di affrontare la stagione invernale con maggiore tranquillità. “Naturalmente - precisa l’azienda - uno dei tavoli ha affrontato la grave carenza di personale specialistico di Medicina e Chirurgia d’Urgenza, problema all’ordine del giorno di tutte le sedi decisionali della Sanità”.
27 novembre 2019
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