All’Ospedale di Biella la mostra itinerante sulla stomia #unsaccodaraccontare…in giro
Presentata ufficialmente il 17 settembre sarà visitabile ogni giorno fino al 30 settembre. La mostra da il titolo alla campagna europea realizzata dalla Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati Italiani Onlus Prossime tappe il Campania, l’Emilia Romagna, Lazio e la Toscana
19 SET - Accendere i riflettori sul tema della stomia, per capire cosa è, perché viene effettuata e chi è lo stomizzato, quali pregiudizi deve affrontare e che vita conduce
È questo l’obiettivo della mostra fotografica #unsaccodaraccontare…in giro allestita nell’atrio dell’ospedale di Biella fino al 30 settembre.
Un progetto nato per dare risposte e che, in qualche modo, ha visto queste risposte emergere da 14 scatti e dai sui protagonisti. Il corpo racconta una storia vissuta tra sofferenze e rinascita.
All’inaugurazione della mostra, il 17 settembre, insieme al commissario dell’Asl Biella
Diego Poggio hanno partecipato Presidente nazionale della Federazione delle Associazioni incontinenti e stomizzati,
Pier Raffaele Spena, e il Presidente Apistom Biella,
Carmine Damiano,
Antonella Croso, Direttore Direzione delle Professioni Sanitarie,
Stefano Zaramella, Direttore Sc urologia AslBi e
Roberto Perinotti, Responsabile della Struttura semplice di Chirurgia colorettale e proctologica dell’AslBi.
Uomini e donne, tra i due e gli ottant’anni, stomizzati o ex stomizzati hanno risposto all’appello pubblico lanciato sui social. Solo due condizioni: metterci la faccia e l’addome con sacca ben in vista. Lo hanno fanno attraverso scatti in cui appaiono con addome scoperto e sacca in vista ed una loro frase che meglio rappresenta come vivono oggi la loro condizione. All’interno della mostra è presente anche la foto di una paziente biellese prematuramente scomparsa, mamma Fiorella, a cui nei mesi scorsi Apistom Biella ha dedicato la donazione di un’apparecchiatura.
“Abbiamo condiviso fin dall’inizio – ha detto il commissario dell’Asl di Biella – i valori di questo progetto e siamo felici che il nostro ospedale ospiti una mostra così significativa. Crediamo che un’Azienda Sanitaria abbia anche il compito di diffondere valori culturali e di sensibilizzazione sociale e pensiamo che questa esposizione racconti il volto umano della malattia, il volto di chi non si arrende, di chi mostra con fierezza le proprie cicatrici perché sa che anche grazie a quelle cicatrici è oggi più forte di prima”.
La mostra continuerà a girare l’Italia, prossime tappe il Campania, l’Emilia Romagna, Lazio e la Toscana.
19 settembre 2019
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