Alla Città della Salute di Torino arrivano i giovani volontari dell’Associazione islamica Dawa
Siglata una convenzione, all’insegna dell’integrazione, tra l'azienda ospedaliera torinese e i ragazzi dell’Associazione che porteranno il loro aiuto ai piccoli pazienti dell’ospedale Infantile Regina Margherita ed ai pazienti anziani dell’ospedale Molinette. Uno degli obiettivi è favorire l’integrazione escludendo ogni forma di discriminazione e rifiuto
28 MAR - Per la prima volta è stata firmata una convenzione all’insegna dell’integrazione e contro ogni discriminazione tra la Città della Salute di Torino, diretta da
Silvio Falco e l’Associazione di volontariato islamica Dawa.
I ragazzi, tutti di fede islamica tra i 18 e i 24 anni, porteranno il loro aiuto ai piccoli pazienti dell’ospedale Infantile Regina Margherita ed ai pazienti anziani dell’ospedale Molinette.
“Siamo un gruppo di giovani ragazzi – ha spiegato
Fatima Zahra, responsabile dell’Associazione – che vorremmo aiutare, dal punto di vista umano, culturale e sociale, in maniera solidale, senza finalità di lucro, persone che si trovano a dover sostenere delle cure in ambito ospedaliero e che necessitano di un supporto morale e/o materiale. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire, con le nostre iniziative, l’integrazione di questi individui all’interno della società ed escludere così ogni forma di discriminazione e rifiuto. Vogliamo rendere più piacevole il soggiorno del malato e facilitare il rapporto medico-paziente, attraverso mediazioni culturali in varie lingue. Un altro nostro obiettivo è quello di offrire servizi di animazione nei diversi reparti con lo scopo principale di rallegrare il paziente. Il nome dell’Associazione deriva dalla parola araba Dawa (دواء), che tradotta significa Medicina, e rappresenta ciò che noi ragazzi vorremmo realizzare, ovvero utilizzare il sorriso proprio come medicina, come cura per queste persone. DAWA non è altro che un invito alla medicina del sorriso”.
Queste parole fanno emergere l’entusiasmo dei ragazzi e la volontà di mettersi a disposizione di chi ha bisogno di aiuto. “Questa convenzione è uno dei progetti di integrazione culturale condotti nella Città della Salute – commenta
Mario Caserta dell’Area Progetti di integrazione culturale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico Urp – che nell’ottica transculturale ci aiuterà a costruire una società in cui le differenze possono essere una risorsa e non una differenza. Troppo spesso i musulmani vengono descritti con pregiudizio e diffidenza, ma con questo progetto, i ragazzi dell’Associazione Dawa, sapranno regalare un’immagine di gioventù con i loro sorrisi gentili e la loro disponibilità verso tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, qualsiasi sia la loro fede”.
28 marzo 2019
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