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Violenza contro le donne. Siglata convenzione tra Telefono Rosa e Fimmg Ca

La convenzione ha lo scopo di facilitare il ricorso ai servizi di Telefono Rosa da parte delle donne vittime di violenza. Il coinvolgimento della Fimmg Ca perché tanti i casi di donne che si recano nelle sedi di Continuità assistenziale con evidenti segni di violenza. “Grazie a questo Accordo proporremo eventi formativi ai medici sulla gestione di queste situazioni e forniremo il materiale da consegnare alle vittime affinché possano contattare Telefono Rosa”, spiega Alessandro Dabbene, segretario Fimmg CA Piemonte.

06 NOV - È stato firmato l’accordo tra l’Associazione Volontarie del Telefono Rosa Piemonte e la Fimmg Settore Continuità Assistenziale, l’associazione di categoria delle guardie mediche piemontesi. Ad annunciarlo una nota della Fimmg Piemonte in cui si spiega che l’accordo integra quanto già in essere tra i Medici di Medicina Generale aderenti alla Fimmg e il Telefono Rosa Piemonte, per quanto riguarda l’assistenza di base. La convenzione ha lo scopo di facilitare il ricorso ai servizi di Telefono Rosa da parte delle donne vittime di violenza domestica fisica e psicologica.

“La violenza domestica nei confronti delle donne è uno dei temi che presentano alti livelli di sommerso, tale da impedire una quantificazione corretta del fenomeno, sempre stimato per difetto. Inoltre, la mancanza della percezione da parte delle donne di un sistema di riconoscimento, ascolto e aiuto impedisce spesso a molte vittime di individuare modalità utili per un adeguato progetto di tutela e di affrancamento – spiega nella nota Stefania Gerbino di Telefono Rosa - Il costo sociale della violenza è enorme, ma ancora inferiore al costo sanitario derivante dall'ampiezza e dalla frequenza di patologie che tendono a cronicizzarsi e richiedono, soprattutto come primo impatto, un ricorso alla Medicina Generale superiore di 4-5 volte in più rispetto alle donne che invece non presentano problematiche legate alla violenza di genere”.

“E’ esperienza comune dei Medici di Continuità Assistenziale - spiega Alessandro Dabbene, Segretario del settore FIMMG piemontese – dover assistere, soprattutto in orario serale, donne con evidenti segni di violenza in fuga da casa e in cerca di un luogo sicuro che, soprattutto nelle zone più lontane dai Pronto Soccorso, sono frequentemente le nostre Sedi. Grazie a questo Accordo proporremo eventi formativi ai medici sulla gestione di queste situazioni e forniremo il materiale da consegnare alle vittime di violenza affinché possano contattare Telefono Rosa in sicurezza e anonimato per conoscere i propri diritti e le tutele previste dalla legge”.  

Nei prossimi mesi si terrà il primo incontro formativo a Torino e verrà data diffusione del materiale informativo in tutta la Regione. 

06 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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