Ospedale Regina Margherita di Torino. Primo ecografo dedicato per la Reumatologia pediatrica
L’ecografo è stato donato dalla Fondazione Forma onlus con il contributo della Fondazione Mario ed Anna Magnetto. Avere a disposizione un ecografo nell’ambulatorio di Reumatologia permette di sottoporre i pazienti nel corso della visita ad un esame che non è invasivo e che riesce ad identificare possibili ricadute o segni di malattia talora prima che si manifestino a livello clinico.
31 LUG - Il Centro di Reumatologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretto dal professor
Ugo Ramenghi) dispone da luglio 2018 di un ecografo dedicato, collocandosi tra i pochi centri italiani di Reumatologia pediatrica che posseggono una tale apparecchiatura in un contesto ambulatoriale. Il nuovo ecografo, una macchina all’avanguardia che unisce performance di alto livello, facilità ed immediatezza nell’utilizzo, migliora la qualità dell’assistenza al bambino con artrite idiopatica giovanile, ottimizzando la valutazione clinica e rendendo più sicuro ed efficace il trattamento infiltrativo endoarticolare.
L’ecografo è stato donato dalla Fondazione Forma onlus con il contributo della Fondazione Mario ed Anna Magnetto.
“La Reumatologia pediatrica – spiega una nota della Città della Salute di Torino - è una disciplina che comprende lo studio delle malattie infiammatorie e non infiammatorie del tessuto connettivo, dei muscoli, delle articolazioni e dei vasi nei bambini. L’ecografia articolare e la risonanza magnetica sono le tecniche diagnostiche maggiormente impiegate sia alla diagnosi, sia al follow-up. L'ecografia articolare è di facile esecuzione, dà immagini istantanee ed è in grado di indagare con precisione i tessuti molli e le strutture articolari (cartilagini, menischi e membrane sinoviali) e periarticolari (tendini e legamenti). E ’molto utile, quindi, sia per l’identificazione della patologia alla diagnosi, sia per il controllo nel follow-up e sia per eseguire infiltrazioni endoarticolari ecoguidate”.
Avere a disposizione un ecografo nell’ambulatorio di Reumatologia permette di sottoporre i pazienti nel corso della visita ad un esame che non è invasivo e che riesce ad identificare possibili ricadute o segni di malattia talora prima che si manifestino a livello clinico. “Sono noti, infatti – illustra la nota -, casi di sinovite subclinica identificabili solo con le indagini strumentali e non con l’esame obiettivo, seppur accurato, ed eseguito da personale competente. E’ evidente che ciò comporta sia un miglioramento dell’assistenza ai pazienti sia un importante aiuto alle famiglie, che non sono costrette a perdere ulteriori giornate di lavoro per accompagnare i bambini ad effettuare l’indagine ecografica”.
Un approccio terapeutico molto usato in reumatologia pediatrica è l’infiltrazione endoarticolare di cortisone. “Avere a disposizione un ecografo permette di effettuare l’infiltrazione visualizzando l’avanzamento dell’ago finchè non si raggiunge la sede da infiltrare, anche per articolazioni di più difficile accesso o per le guaine tendinee. Ciò permette di iniettare il farmaco con la massima precisione ottenendo, quindi, la massima efficacia”, conclude la nota.
31 luglio 2018
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