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Ospedale di Saluzzo. Saitta approva il “Piano Magni”: ristrutturare le attuali sedi e perseguire l’integrazione con il territorio

Per l’assessore c’è troppa attenzione concentrata sull’ospedale e si trascura il tema altrettanto importante della cronicità. Del resto, “per quanto riguarda gli ospedali, è un dato di fatto che oggi il cittadino è più informato e sceglie la struttura che gli offre più affidamento. Per questo motivo abbiamo concentrato determinati interventi per garantire qualità delle prestazioni e sicurezza al paziente”.

29 SET - “L’ospedale di Saluzzo sarà potenziato”. Lo ha confermato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta intervenendo oggi a Saluzzo in un incontro affollato di operatori e sindaci del territorio. Ma sarò fatto ristrutturando le attuali sedi e perseguendo, contestualmente, l’integrazione con il territorio. Per Saitta, infatti, c’è troppa attenzione concentrata sull’ospedale e si trascura il tema altrettanto importante della cronicità: “E’ una violenza mandare un anziano in ospedale quando lo si potrebbe seguire diversamente, in ambulatorio o a domicilio. Per quanto riguarda gli ospedali, è un dato di fatto che oggi il cittadino è più informato e sceglie la struttura che gli offre più affidamento. Per questo motivo abbiamo concentrato determinati interventi per garantire qualità delle prestazioni e sicurezza al paziente”.
A fare il punto sulle parole dell'assessore è una nota diramata a fine incontro dall'Asl Cn1 e dall'Ao Santa Croce e Carle, che commentano: “Nessuna preoccupazione, dunque, né dubbi, né allarmismi per una struttura sempre più integrata da un lato con il territorio, dall’altro con la sede dell’ospedale cardine di Savigliano”.

Presenti all’incontro tutti i direttori delle strutture integrate, “a dimostrazione che in molti ambiti le squadre sono uniche e che a spostarsi sono i professionisti, non i cittadini”.

Del potenziamento avviato ha offerto alcuni esempi il direttore generale dell’Asl CN1 Francesco Magni, accompagnato dalla direttrice sanitaria di azienda Gloria Chiozza e dal direttore del Presidio Savigliano-Saluzzo Giuseppe Guerra. “Nell’ultimo biennio sono stati effettuati interventi significativi sull’emergenza territoriale (nuova auto medica, accordo con comuni per la predisposizione di piste per il volo notturno Bagnolo, Barge, Paesana e ospedale di Saluzzo per volo notturno, attivazione Numero Unico 112), nell’ambito delle attività distrettuali con l’avvio di tre ambulatori della cronicità a Paesana, Frassino e Barge (un quarto è previsto a Saluzzo) e infermieri di comunità case manager nelle valli Po e Varaita, l’ampliamento dell’esperienza di medicina di gruppo a Verzuolo e il potenziamento della medicina penitenziaria”, è in sintesi il quadro illustrato da Magni.

In relazione agli interventi sui servizi ospedalieri “si registra l’aumento dei posti letto in continuità assistenziale a valenza sanitaria (Cavs) da 12 a 20 con l’assunzione di personale infermieristico, il potenziamento dell’Oncologia con l’assunzione di due medici, l’apertura dell’ambulatorio di Cardiologia, l’avvio dell’attività ambulatoriale e operatoria di Urologia, il potenziamento dell’attività di radiologia con un incremento nel 2016 del 20% delle prestazioni, l’avvio dell’attività di ricostruzione mammaria per donne operate di tumore al seno, in convenzione con il S. Croce di Cuneo (primi due interventi lunedi 2 ottobre)”.   

Perciò, precisa Magni, “la vera eccellenza di Saluzzo e Savigliano sono le strutture uniche con professionisti che ruotano sulle due sedi”.

In linea con il manager dell’Asl anche il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, che sottolinea l’importanza di un dibattito sulla salute che si è sviluppato partendo da Saluzzo: “Dobbiamo essere attenti e, quando necessario, critici e dare dignità alle aree interne, stabilendo sinergie tra gli amministratori per il bene dei cittadini.”

Anche il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero, che riconosce in Magni “un manager attento, capace e sensibile”, chiede un incontro permanente degli amministratori con la Regione: “Il Saluzzese è un territorio che ha bisogno di un intervento politico”.

Per Paolo Allemano, consigliere regionale, “non c’è mai stata una fase d’oro dell’ospedale di Saluzzo. Dobbiamo piuttosto chiederci come accompagniamo l’ospedale in un percorso di cambiamento e di integrazione. Occorre mettere insieme innovazione e risposte ai bisogni nuovi. Credo che il piano direttorio che prevede la ristrutturazione dell’esistente sia un’ipotesi sostenibile.”

Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche il Vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo che ha sottolineato l’importanza, nella comunità locale, dell’ospedale, e Giovanni Damiano, promotore dell’Officina delle idee, neonata associazione che seguirà con particolare attenzione le vicende della sanità locale.

29 settembre 2017
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