Al S. Croce e il Carle “Passi in Salute” per realizzare un Trauma Center
La camminata non competitiva in programma il 2 aprile servirà a raccogliere fondi per finanziare il progetto di un “Trauma Center” dove “chiunque si trovi a vivere un evento altamente stressante possa ricevere un aiuto tempestivo e qualificato”. Senza dimenticare l’aspetto della prevenzione primaria e secondaria.
14 FEB - Un modo per stare insieme, tutti, medici infermieri e altri operatori sanitari, ma anche utenti e associazioni di volontariato per rafforzare ancora di più il senso di appartenenza del territorio con il proprio ospedale. E’ “Passi in salute”, camminata non competitiva di circa 8 chilometri, che domenica 2 aprile si snoderà tra l’ospedale Santa Croce (con partenza dall’ingresso di via Bassignano alle 9.30) e il Carle (andata e ritorno), con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare il progetto di un “Trauma Center”.
L’iniziativa è organizzata dal S. Croce, con la collaborazione dell’Atletica Roata Chiusani, il patrocinio del comune di Cuneo e dell’Asl CN1.
Maura Anfossi, responsabile del servizio di Psicologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle, illustra così le motivazioni: “La Direzione Generale ha condiviso il progetto. Desideriamo migliorare l’attività di supporto a chi è reduce da esperienze traumatiche. Dopo i recenti avvenimenti di Nizza o l’ultima grave scossa di terremoto in centro Italia molti si sono rivolti a noi perché li aiutassimo a superare i postumi di un trauma subito per aver vissuto quelle esperienze difficili. Negli anni abbiamo accompagnato bambini e adolescenti che hanno perso i genitori o che hanno attraversato episodi drammatici di vita. Vorremmo ampliare il nostro intervento e renderlo sistematico. Il nostro sogno è creare un Trauma Center nell’ospedale di Cuneo: un luogo dove chiunque si trovi a vivere un evento altamente stressante possa ricevere un aiuto tempestivo e qualificato. Il contributo di tutti servirà a realizzare questo progetto”.
“Una camminata - spiega il direttore sanitario di Azienda
Paola Malvasio - che servirà anche a recuperare un po’ il percorso di vita di ciascuno, per rinsaldare rapporti e alleanze. Il cammino ci richiama alla mente un percorso che è anche il percorso di cura lungo il quale accompagniamo i nostri pazienti”.
E poi c’è l’aspetto della prevenzione primaria e secondaria: “Dobbiamo anche sottolineare la valenza terapeutica dell’attività fisica – aggiunge
Luigi Fenoglio direttore della Medicina Interna del S. Croce -. Si calcola che con il movimento ci sia un calo del 20% della mortalità, del 26% in caso di malattie cardiovascolari e metaboliche. Inoltre la camminata ha una valenza importante per la cura delle malattie psichiatriche e in alcune malattie oncologiche come il tumore alla mammella e al colon-retto”.
14 febbraio 2017
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