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Prevenzione dell’ambliopia nelle scuole. Rinnovato l’accordo tra l’Asl To4 e Lions Club

Poiché la capacità del sistema visivo di recuperare dall’ambliopia si esaurisce intorno all’età di 6-7 anni e poiché i bambini riescono a collaborare dai 3-4 anni in poi, le campagne di screening saranno eseguite sulla popolazione infantile all’età di 4 anni, nelle scuole materne. Saranno coinvolte 50 scuole e circa 1.500/1.600 bambini.

26 GEN - E’ stato rinnovato l’accordo tra l’Asl TO4 e il Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati Onlus, che ha sede a Chivasso, in rappresentanza dei Lions Club Chivasso Host, Chivasso Duomo, San Mauro Torinese, Ciriè D’Oria, Valli di Lanzo, Venaria Reale Host, Venaria Reale La Mandria, Settimo Torinese, Collegno Certosa Reale, per un progetto di screening e di prevenzione dell’ambliopia nelle scuole materne del chivassese e del ciriacese. Nello screening saranno coinvolte 50 scuole materne, circa 1.500/1.600 bambini di 4 anni.

“L’ambliopia, cioè la ‘pigrizia’ funzionale dell’occhio del bambino, è causata da strabismo, da difetti refrattivi (ipermetropia, astigmatismo e, meno frequentemente, miopia), da anisometropia (difetto refrattivo diverso tra i due occhi) o da sindrome da monofissazione (congenita “preferenza” attribuita dal cervello alle immagini fornite da un occhio rispetto all’altro). La prevenzione dell’ambliopia è di tipo secondario, cioè si basa sulla diagnosi precoce, in tempo utile per poterla curare. Poiché la capacità del sistema visivo umano di recuperare dall’ambliopia si esaurisce intorno all’età di 6-7 anni e poiché i bambini riescono a collaborare dai 3-4 anni in poi ai test di base per evidenziare l’ambliopia, le campagne di screening sono solitamente eseguite sulla popolazione infantile all’età di 4 anni, nelle scuole materne”, spiega la Asl in una nota.
 
“Alla luce dei risultati molto positivi raggiunti nell’anno scolastico 2015-2016 – dichiara il Direttore Generale dell’Asl TO4, dottor Lorenzo Ardissone – siamo molto soddisfatti di poter rinnovare, per il 2017, la collaborazione con il Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati Onlus, che ringraziamo per la sensibile disponibilità”. “Questa collaborazione – aggiunge il dottor Ardissone – dimostra che la sinergia e l’integrazione delle amministrazioni pubbliche con le realtà territoriali rappresentano una delle strategie vincenti per garantire ai cittadini servizi efficaci, efficienti e vicini ai luoghi di vita. Stiamo continuando un progetto che costituisce un esempio di capacità di fare rete tra enti e associazioni a favore della promozione della salute e della prevenzione”.

“Fedeli allo scopo ‘We serve’ – spiega il Presidente del Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati Onlus, Enrico Baitone –, i Lions si propongono di servire la propria comunità e di soddisfarne i bisogni umanitari, con particolare attenzione ai problemi della vista. Per dare concretezza a questa missione abbiamo organizzato, presso il Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati, situato a Chivasso nel Campus delle Associazioni in località Baraggino, uno studio oculistico mobile e uno fisso. Abbiamo, quindi, offerto le nostre capacità e le nostre tecnologie all’ASL per questo importante progetto”.

Il progetto si articola in due step. Il primo step è legato allo screening per la prevenzione dell’ambliopia, che si svolgerà nelle scuole materne del chivassese e del ciriacese, in un periodo di 12-14 settimane circa, nel periodo febbraio-maggio 2017. Nelle settimane precedenti l’esecuzione dello screening, i genitori, tramite i dirigenti scolastici, riceveranno materiale informativo e la proposta di adesione/consenso. Del primo step si fanno carico i Lions Club del territorio, per la copertura finanziaria, mentre il Centro Occhiali Lions, sotto la responsabilità dell’architetto Francesco Guerra, Direttore del Centro, mette a disposizione le risorse umane e la tecnologia necessaria per realizzare l’attività legata allo screening, con il supporto organizzativo dell’ASL. Saranno effettuati in un locale idoneo di ciascuna scuola, per ogni singolo bambino, i test, tutti  assolutamente non invasivi, che consistono in una misurazione dell’acuità visiva di ciascun occhio con le E di Albini oltre alla verifica con altri test ortottici.

Il secondo step è legato al successivo follow up, cioè ai controlli più approfonditi che interessano i casi positivi allo screening (cioè i casi in cui sarà stato riscontrato un sospetto di ambliopia); il Responsabile di questa fase del progetto è il dottor Luca Chiadò Piat, Direttore della struttura di Oculistica dell’ASL. Ai bambini risultati positivi allo screening sarà consigliato un controllo di secondo livello presso il Servizio di Oftalmologia dell’Ospedale di Ciriè o di Ivrea, dove saranno loro riservati dei posti.

“I reparti di Oculistica degli Ospedali di Ciriè e di Ivrea  – riferisce il dottor Chiadò Piat – continuano a mettere a disposizione le loro risorse umane e strumentali per ampliare il progetto di screening dell’ambliopia, già esistente nell’eporediese e gestito dall’Azienda, a tutto il territorio dell’ASL TO4. La nostra partecipazione al progetto continuerà a estendersi dalla fase organizzativa e di coordinazione dello screening nelle scuole materne fino al follow up di secondo livello presso i nostri Ospedali per i bimbi che risulteranno positivi ai test”. 

26 gennaio 2017
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