A San Maurizio Canavese la prima Rems dei Fatebenefratelli
La realizzazione di una Rems, commenta il superiore provinciale dei Fatebenefratelli, fra Massimo Villa, “comporta un impegno notevole, che risponde all'intento di creare una struttura a ‘misura d’uomo’, veramente riabilitativa e psico-educativa, lontanissima dalle orribili esperienze legate ai vecchi ‘manicomi criminali’, trasformatisi poi in Opg”.
05 OTT - L’ospedale Beata Vergine Consolata di San Maurizio Canavese (Torino) ospiterà una Residenza per l’esecuzione di misura di sicurezza sanitaria (Rems). Lo annuncia una nota dei Fatebenefratelli spiegando che la Rems sarà ospitata nella struttura riabilitativa di secondo livello, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, con 165 posti letto, due comunità protette e, da quest’autunno, una Rems. “Il primo paziente – spiega la nota - arriverà a San Maurizio Canavese quest’inverno”.
“La realizzazione di una Rems comporta un impegno notevole - commenta il superiore provinciale dei Fatebenefratelli,
fra Massimo Villa - che risponde all'intento di creare una struttura a ‘misura d'uomo’, veramente riabilitativa e psico-educativa, lontanissima dalle orribili esperienze legate ai vecchi ‘manicomi criminali’, trasformatisi poi in Opg, e in linea con il carisma dell'Ospitalità dell'ordine ospedaliero San Giovanni di Dio”.
05 ottobre 2016
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