Longevità e cronicità. Una sfida per il futuro. Se ne parla il 20 maggio a Torino
Il convegno è promosso dalla Geriatria dell'Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano, in collaborazione con l'associazione culturale La Porta di Vetro. “Questa sfida può essere superata solo, mettendo in campo tutte le energie e le professionalità che devono lavorare in sinergia ed modo inter e multi-disciplinare”. Il programma
13 MAG - “Longevità e cronicità”. E’ questa una delle principali sfide della sanità per il futuro e, per affrontarla, la Geriatria dell'Aou. San Luigi Gonzaga di Orbassano, in collaborazione con l'associazione culturale La Porta di Vetro, ha organizzato un Convegno, in programma il 20 maggio, dal titolo Longevità e Cronicità (Sala delle Colonne, Palazzo Civico, Piazza Palazzo di Città 1).
“L’invecchiamento della popolazione – spiega l’Aou in una nota - rappresenta l’evento più importante che, sta caratterizzando i paesi occidentali, Italia compresa, determinando una trasformazione senza precedenti della struttura demografica, con profonde influenze sulle dinamiche culturali, sociali, economiche e politiche. L’allungamento della vita, che si è verificato soprattutto negli ultimi 50 anni, è un evento straordinario; basti pensare che all’inizio del secolo scorso, l’aspettativa di vita alla nascita era di poco superiore ai 40 anni e che oggi (in meno di 100 anni) e quasi raddoppiata. L’allungamento della vita (secondo le stime) tenderà ad aumentare ancora nel prossimo futuro, e le previsioni più ottimistiche prevedono che l’uomo, alla fine del secolo, potrà superare la soglia dei 100 anni”.
I promotori del Convegno evidenziano, dunque, come “l’invecchiamento della popolazione, ha determinato un aumento della popolazione anziana in generale, ma percentualmente più alta è stato l’aumento della fascia molto anziana (ultra 80 enne o grandi vecchi). Se l’aumento dell’aspettativa di vita consente a molti soggetti di raggiungere l’età avanzata in discreto benessere ed indipendenza (secondo i dati ISTAT, in Italia nel periodo 2009/12 il numero di anni vissuto in buona salute è aumentato di più di 2 anni), contemporaneamente stiamo assistendo ad un aumento esponenziale di una nuova categoria di malati (malati cronici, pluripatologici, fragili) che pone problematiche assistenziali cosi’ complesse da rappresentare una “sfida” non solo per il sistema sanitario ma per l’intero sistema economico e sociale del paese”.
“Se questa è la sfida del prossimo futuro”, secondo l’Aou, “essa può essere superata solo, mettendo in campo tutte le energie e le professionalità che devono lavorare in sinergia ed modo inter e multi-disciplinare, con l’obiettivo di aumentare la quota di persone che invecchiano sempre meglio e che vivono più a lungo “in buona salute” e liberi da malattie e disabilità”.
13 maggio 2016
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