Medico italiano ucciso in Kenya durante rapina. Lavorava in una Onlus
Rita Fossaceca, originaria del Molise ma residente in Piemonte, era in Kenya da un paio di settimane come operatrice della ForLife Onlus. Sarebbe morta per un colpo di pistola alla testa mentre difendeva la madre dai rapinatori che avevano fatto irruzione nella casa che condividevano con altre persone. Ferite anche due infermiere. Saitta: “E' stata un esempio per tutti".
30 NOV - “A volte succedono cose inspiegabili. La dottoressa
Rita Fossaceca non c'é più, ha dato tutta se stessa per l'orfanotrofio e l'infermieria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini. Rita siamo tutti con te, il nostro pensiero va anche agli altri 5 volontari che sono ancora in Kenya e speriamo tornino presto. Grazie a tutte le persone che ci sono vicine in questo momento”. Con queste poche righe la
Onlus ForLife annuncia la morte di Rita Fossaceca, il medico italiano da un paio di settimane in Kenya per lavorare in una delle strutture dell’associazione. Fossaceca era nata in Molise ma si era poi trasferita in Piemonte; lavorava, presso l'Azienda ospedaliera di Novara.
Le indagini sulla morte sono ancora in corso, ma sembra appurato che si sia trattato di una rapina in casa messa in atto da comuni delinquenti. I rapinatori avrebbero sparato e avrebbero colpita alla testa Fossaceca mentre – secondo le prime testimonianze - stava difendendo la madre, assalita con un machete, e altri familiari in visita. Ferite altre due infermiere.
Un messaggio di cordoglio arriva anche dal presidente del Molise,
Paolo di Laura Frattura. “Una notizia dolorosa e terribile per tutto il Molise. L’uccisione della dottoressa Rita Fossaceca ci lascia sgomenti: siamo vicini alla sua famiglia e alla comunità di Trivento. Ai genitori, al fratello, ai parenti le condoglianze più sentite”, afferma di Laura Frattura in una nota. “C’era un legame profondo e intenso tra la dottoressa e il comune dove era cresciuta e dove tornava spesso. Con Trivento anche il Molise ha conosciuto la generosità di una donna, un medico, che ha messo vita e professione a servizio degli ultimi, dei più deboli. Senza mai paure, ma con passione, amore e coraggio, con il sorriso pieno per alleviare l’altrui sofferenza. L’impegno umanitario della dottoressa Fossaceca è stato e resta un esempio per tutti noi. La sua morte è una perdita che non può trovare consolazione”, aggiunge il presidente. Che conclude: “Sono ore di apprensione e tensione anche per le condizioni degli altri tre connazionali rimasti feriti: sappiamo che in Kenya con la dottoressa Fossaceca c’erano anche i suoi genitori e lo zio sacerdote. Siamo vicini a tutti”.
A ricordare la dottoressa Fossaceca anche l'assessore alla Sanità del Piemonte,
Antonio Saitta: "Era un esempio, un medico che dedicava la vita al lavoro abbinando il suo impegno umano e sociale per gli ultimi, in Africa. L'hanno massacrata per rapina ed hanno ferito gravemente i suoi genitori, che l'accompagnavano e condividevano la sua missione umanitaria, nata proprio nell'Università del Piemonte Orientale. Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Novara Mario Minola mi ha informato della tragedia e della perdita enorme per la sanità piemontese. La preghiera, di fronte a tanto orrore, è il nostro conforto".
30 novembre 2015
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