Piemonte. Dal ministero segnali di apertura verso l’uscita dal Piano di rientro
La Regione aveva siglato il Piano di Rientro dal disavanzo il 29 luglio 2010. Ieri il Tavolo non ha chiesto al Piemonte di proseguire i programmi operativi nel prossimo biennio. Saitta: "Questo ci fa davvero ben sperare".
27 NOV - Il Tavolo ministeriale lascia una porta aperta per l’uscita del Piemonte dal piano di rientro. “Il Tavolo non ha chiesto al Piemonte di proseguire i programmi operativi nel prossimo biennio e questo ci fa davvero ben sperare che si possa presto scrivere la parola fine al lungo percorso del piano di rientro dal debito sanitario”. A fare il punto della riunione di ieri sera del tavolo è l'assessore alla sanità della Regione Piemonte
Antonio Saitta.
La delegazione piemontese è stata guidata da
Fulvio Moirano. “E’ stata una riunione lunga e delicata durante la quale è stato riconosciuto al Piemonte di aver intrapreso e mantenuto nell'ultimo anno e mezzo il percorso virtuoso di rientro dal debito sanitario avviando nel concreto con atti amministrativi (la programmazione della rete ospedaliera e di assistenza territoriale, la razionalizzazione dei laboratori analisi, l'accentramento delle gare d'appalto, il contenimento della spesa farmaceutica, la revisione della rete oncologica, l'approvazione degli atti aziendali) ma soprattutto con il riordino dei bilanci delle Asl dal 2011 fino ad oggi, al punto che i conti del 2014 sono stati chiusi in attivo di 55 milioni di euro”, riferisce la nota.
“Questo è stato particolarmente apprezzato - conclude Saitta - e nelle prossime settimane il tavolo ministeriale vorrà completare la verifica sulle nostre previsioni di attivo di bilancio del 2015, alla luce del riparto del fondo sanitario nazionale che sarà deliberato dal Ministero della Salute a giorni".
Claudio Risso
27 novembre 2015
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