Ospedale unico dell’Asl To5. A breve un protocollo d’intesa
Condivisione da parte dei 40 sindaci del territorio. La Regione fisserà i criteri in base ai quali procedere all’individuazione dell’area. Saitta: “Entro la fine dell’anno dobbiamo predisporre il programma regionale di edilizia sanitaria che è lo strumento fondamentale per poter chiedere risorse al Governo".
10 NOV - Poste le basi per giungere al protocollo d’intesa per la realizzazione dell’ospedale unico dell’Asl To5. “Oggi sono stati compiuti alcuni importanti passi nel percorso che porterà alla realizzazione del nuovo ospedale unico dell’ASL TO5. Considero un dato politicamente e culturalmente molto rilevante il fatto che i 40 sindaci dell’ASL TO5 siano del tutto concordi nulla necessità di superare gli attuali presidi ospedalieri di Moncalieri, Chieri e Carmagnola (che presentano forti diseconomie e significativi costi di manutenzione) per realizzare una nuova struttura moderna ed efficiente”, ha spiegato infatti l’
assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta in occasione di una riunione operativa con i
Sindaci di Moncalieri, Paolo Montagna, di Chieri, Claudio Martano, e di Carmagnola, Silvia Testa. Erano presenti il
Direttore Generale dell’AslTO5 Massimo Uberti, i
direttori amministrativo Massimo Corona e sanitario Luciano Bernini, la
responsabile regionale dell’edilizia sanitaria Maria Luisa Tabasso e la
responsabile regionale della rete ospedaliera Emanuela Zandonà.
“Entro la fine dell’anno – ha aggiunto Saitta - dobbiamo predisporre il programma regionale di edilizia sanitaria che è lo strumento fondamentale per poter chiedere risorse al Governo. Dopo il recepimento degli atti aziendali, e alla luce dell’accelerazione che nelle ultime settimane si è registrata nel VCO dove verrà presto firmato il protocollo d’intesa per l’ospedale unico destinato a superare gli attuali due DEA, si sono create le condizioni per avviare concretamente il percorso per il nuovo ospedale della TO5”.
L’assessore garantisce che “tra pochi giorni la Regione predisporrà uno schema di protocollo d’intesa e definiremo i criteri per individuare la localizzazione. Infatti, la nuova struttura dovrà necessariamente essere baricentrica rispetto all’ampio territorio dell’Asl sia in termini di distanze sia in termini di distribuzione della popolazione; dovrà essere agevolmente raggiungibile dai cittadini e dovrà trattarsi di area velocemente cantierabile evitando complessi e lunghi passaggi burocratici. Definiti i criteri, procederemo all’individuazione dell’area più idonea d’intesa con la rappresentanza dei sindaci dell’ASL. In questo modo avremo posto le basi che ci consentiranno nei primi mesi del 2016 di realizzare lo studio di fattibilità per poi mettere a gara la progettazione, la realizzazione e la gestione della nuova struttura (coinvolgendo anche i privati). Contestualmente a tutto ciò le amministrazioni locali dovranno assumersi l’impegno di provvedere alle varianti di piano indispensabili per procedere all’alienazione dei vecchi ospedali, così da recuperare risorse da destinare sia alla realizzazione della nuova struttura sia ad investimenti successivi nei servizi territoriali”.
"Si tratta – ha commentato il
direttore generale dell’Asl TO5, Massimo Uberti - di un ulteriore passo indispensabile per gettare un ponte verso il futuro. Considerando il mio, un passaggio di transizione, è ovvio che lavoro per lo sviluppo dei piani futuri ma resto concentrato sul funzionamento dei tre ospedali e sull'ottimizzazione del loro funzionamento sviluppando, contastualmente, la rete del territorio che resta uno degli obiettivi, a breve, determinanti per il buon funzionamento dei servizi".
Claudio Risso
10 novembre 2015
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