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Piemonte. Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano. Conclusa prima fase progetto Pdta gestione paziente adulto con asma

Obiettivo del progetto è ottimizzare la gestione del paziente affetto da asma nel percorso ospedaliero, fornendo a tutti gli operatori sanitari coinvolti linee di indirizzo semplici e condivise, per l’applicazione di un percorso di cura che possa garantire livelli essenziali e uniformi d’intervento ai pazienti affetti da asma.

08 APR - Nel corso del 2014 all’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano è stato avviato il progetto relativo alla stesura, implementazione e applicazione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (P.D.T.A.) per la gestione del paziente adulto con asma. La prima fase del progetto si è conclusa a Gennaio 2015, con la stesura definitiva del documento del P.D.T.A. e lsua validazione all’interno dell’Aou San Luigi. Nel corso del 2015 si procederà alla fase pilota di applicazione del P.D.T.A. nella struttura ospedaliera.

Obiettivo del progetto è ottimizzare la gestione del paziente affetto da asma nel percorso ospedaliero, fornendo a tutti gli operatori sanitari coinvolti linee di indirizzo semplici e condivise, per l’applicazione di un percorso di cura che possa garantire livelli essenziali e uniformi d’intervento ai pazienti affetti da asma. In particolare, si intendono migliorare l’appropriatezza terapeutica e i tempi di gestione del paziente, con la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni e una più efficiente allocazione delle risorse. Grazie ad un’apposita codifica (ICD-9-CM) relativa ai pazienti che intraprendono il nuovo percorso sarà possibile identificare i pazienti con asma afferenti all’Aou San Luigi, in modo da poterne monitorare l’andamento e gli esiti, sia clinici sia economici.

Attori coinvolti
Le strutture dell’Aou San Luigi coinvolte nel progetto sono:
- D.E.A. – Pronto Soccorso – S.C. Medicina d’Urgenza;
- Ambulatorio Allergologia Respiratoria;
- S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio ad indirizzo Fisiopatologico 1 (M.A.R.1);
- S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio 3 – Endoscopia respiratoria (M.A.R. 3);
- S.C.. Malattie dell’Apparato Respiratorio 2 (M.A.R. 2);
- S.S.D. Laboratorio di Fisiopatologia Respiratoria e Centro Disturbi Respiratori nel Sonno
(F.P.R.).
Per la parte gestionale e amministrativa sono state coinvolte anche:
- S.C. Direzione Medica di Presidio Ospedaliero;
- Controllo di Gestione.
Il progetto si è avvalso del contributo incondizionato di Novartis Farma s.p.a. ed è stato coordinato da AdRes s.r.l., Centro di Ricerche Farmacoeconomiche e di Economia Sanitaria, con il supporto di SEEd Medical Publishers s.r.l. Il progetto è stato presentato alla Asl TO3 nell’ottica di poter implementare in futuro un Profilo Integrato di Cura condiviso dalle due realtà, in modo da poter favorire la gestione coordinata e coerente del paziente sul territorio.

Processo realizzativo
Il processo di costruzione del P.D.T.A. è stato impostato attraverso una serie di momenti fondamentali, così come specificato dalle Raccomandazioni A.Re.S.S.: 1. Scelta del problema di salute; 2. Definizione del gruppo di lavoro; 3. Ricognizione dell’esistente; 4. Costruzione
del “percorso ideale”; 5. Costruzione del “percorso di riferimento”.
La ricognizione dell’esistente, basata sulla compilazione di questionari realizzati ad hoc, ha permesso di individuare il percorso terapeutico seguito dal paziente con asma all’interno dell’Aou San Luigi fino al 2014: grazie all’analisi e alla discussione del Gruppo di lavoro su tale percorso, è stato possibile delineare il nuovo percorso, che intende favorire l’appropriatezza terapeutica ed il miglioramento delle pratiche cliniche messe in atto, sia in termini di utilizzo di risorse sia in termini di riduzione dei tempi di attesa. In particolare sono stati concordati alcuni interventi migliorativi come la codifica del paziente che entra nel percorso del P.D.T.A. e la realizzazione di nuovi accordi multidisciplinari, oltre a quelli già esistenti, per garantire prestazioni e tempi definiti.

Descrizione del nuovo PDTA
Il nuovo PDTA si sviluppa su 3 livelli, che corrispondono alle diverse necessità diagnostico terapeutiche del paziente con asma o sospetta asma afferente all’Aou S. Luigi

Il primo livello
E' costituito dall’inquadramento diagnostico del paziente, che può avvenire con diverse modalità: tramite accesso al Pronto Soccorso e successivo invio agli Ambulatori di Pneumologia/ Laboratorio di Fisiopatologia Respiratoria, oppure tramite accesso diretto presso gli Ambulatori di Pneumologia. In base ad accordi già esistenti ed attivi, è stata costituita una sorta di “corsia preferenziale” che consente ai Medici di Medicina Generale di inviare i pazienti direttamente presso le strutture che si occupano d Malattie dell’Apparato Respiratorio di tramite la richiesta di una “visita specialistica urgente” (con codice U). Tale provvedimento intende diminuire gli accessi al PS su invio del MMG per i soli casi non
gravi. Il primo livello prevede anche l’invio diretto da MMG all’Ambulatorio di Allergologia Respiratoria, per i pazienti con sintomi allergici prevalenti.

Il secondo livello
Rappresenta un approfondimento diagnostico ulteriore, che può avvenire tramite: studio funzionale di secondo livello; studio allergologico; esame dei biomarcatori (es. FeNO). Con l’implementazione del P.D.T.A. si farà ricorso al codice ICD-9-CM per asma per identificare il paziente che ha intrapreso tale percorso e potergli garantire l’esecuzione delle prestazioni di II livello in tempi definiti secondo gli Accordi Multidisciplinari.

Per pazienti con asma difficile / asma grave è inoltre previsto un terzo livello che prevede l’esecuzione di ulteriori accertamenti per indagare l’eventuale presenza di comorbidità e/o patologie alternative (es. disfunzioni delle corde vocali, broncopneumopatia cronicoostruttiva (B.P.C.O.), sinusite cronica, obesità, reflusso gastroesofageo, apnea notturna, rinite persistente e disturbi psichiatrici) e valutare l’eleggibilità del paziente all’uso di farmaci biologici. Le prestazioni di terzo livello riguardano la diagnosi differenziale e coinvolgono, per la maggior parte, strutture diverse dalle Pneumologie. Per tali prestazioni sono in fase di realizzazione accordi multidisciplinari che prevedono specifiche disponibilità da parte delle strutture che erogano il servizio.
 

08 aprile 2015
© Riproduzione riservata

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