Piemonte. A Torino un concerto per celebrare i cento anni della nascita di Simone Teich Alasia
Fu fondatore ed anima del Centro Grandi Ustionati prima e della Fondazione Piemontese per le ustioni dell'ospedale CTO di Torino e autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. L'evento si terrà presso la Chiesa di San Giuseppe, via Santa Teresa 22.
29 GEN - In occasione del centenario della nascita del professor
Simone Teich Alasia, insignito del Sigillo Onorario della Città di Torino, fondatore ed anima del Centro Grandi Ustionati prima e della Fondazione Piemontese per le ustioni dell'ospedale CTO di Torino, si svolgerà un concerto a lui dedicato, venerdì 30 gennaio, alle ore 21,15, presso la Chiesa di San Giuseppe, via Santa Teresa 22.
Chi era
Simone Teich Alasia nacque il 29 gennaio 1915 a Budapest, dove risiedeva la famiglia, di origine e tradizione ebraica, e dove trascorse la gioventù. Si iscrisse all’Università di Torino nel 1934, nella speranza di riuscire ad evitare gli ostacoli determinati dalla promulgazione di leggi razziali nel suo Paese d’origine. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1940, per ragioni politiche e razziali subì prima la detenzione in carcere e poi l’internamento civile. Dal giugno1944 si unì ai partigiani, che nelle valli piemontesi si opponevano all’occupazione nazifascista per organizzare con pochi mezzi un piccolo ospedale per i feriti bellici. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale riprese ad esercitare la professione negli ospedali di Torino, presso la Scuola di Chirurgia del Professor Biancalana. Appassionato cultore delle discipline chirurgiche e profondamente interessato alla speculazione scientifica ed all’innovazione, si specializzò, nel 1949, in Chirurgia Generale e contemporaneamente, si interessò, tra i primi italiani, alla Chirurgia Plastica, frequentando Corsi di perfezionamento ed affinando la tecnica nei reparti più importanti del Regno Unito.
Nel 1952 fu Assistente di Chirurgia Plastica presso l’ospedale Maggiore di Milano e dal 1953 a Torino, presso l’ospedale San Vito.
Per completare la sua formazione si specializzò in Anestesiologia e Rianimazione nel 1952. Nel 1953 seguì un corso di perfezionamento sulla chirurgia riparatrice e ricostruttiva in traumatologia alla Facoltà di Medicina di Parigi e frequentò il locale reparto per i Grandi Ustionati. Nel 1955 conseguì la Specializzazione in Chirurgia Plastica e, nel 1959, divenne Libero Docente di Chirurgia Plastica.
Dal 1966 al 1985 diresse con polso, autorevolezza e solerte applicazione il Reparto di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed il Centro Grandi Ustionati dell'ospedale CTO di Torino e fu consulente dei progettisti del Centro, realizzando un reparto innovativo nel layout e nell’organizzazione.
Operatore instancabile, preciso e creativo, sviluppò, con la quotidiana pratica chirurgica, un’enorme esperienza professionale che seppe trasmettere alla sua scuola. Maestro, dotato di non comuni doti organizzative, amatissimo dai pazienti, a cui dedicava attenzione ed impegno, ebbe il merito di favorire l’affermazione della chirurgia plastica in Italia.
Nel 1983, da convinto assertore quale egli era dell’importanza della ricerca scientifica per il progresso, fondò il Centro Studi e Ricerche sulle Ustioni, divenuto nel 1988 una Fondazione onlus. Nel 1985, al termine del suo mandato ospedaliero, venne insignito del titolo di primario Emerito. Commendatore della Repubblica Italiana, Direttore della Rivista Italiana di Chirurgia Plastica dal 1987 al 1999, venne insignito di Medaglia d’Argento dalla Sezione Italiana dell’ISBI nel 1989 e del Premio Internazionale Witaker nel 1990.
Come autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali ed editor di libri di testo, disseminò le linee direttrici della suo pensiero scientifico: l’interesse per il metodo sperimentale, particolarmente nello sviluppo delle tecniche di trapianto cutaneo; l’attenzione al dettaglio; la passione per l’analisi fisiopatologica; ed infine il desiderio di migliorare la qualità della vita dei pazienti, obiettivo primo di tutto il suo operato.
Come Presidente della Fondazione Piemontese per gli studi e le Ricerche sulle Ustioni realizzò importanti campagne di prevenzione delle ustioni in ambiente industriale e civile, organizzò corsi di formazione per il primo soccorso, favorì la realizzazione di 95 progetti di ricerca forieri di importanti contributi in molti campi dell’ustionologia. Finanziò ed assegnò 55 Borse di Studio a giovani ricercatori, trasmettendo non solo l’amore per la ricerca ed il rigore, ma soprattutto fu, fino all’ultimo, il loro punto di riferimento e di appoggio scientifico e culturale.
Uomo di profonda cultura, amante dell’arte e della musica, sempre coltivò l’amicizia e la benevolenza, guadagnando la stima e l’ammirazione di chi ebbe la fortuna di conoscerlo. Intimamente legato alla sua terra d’origine, si affezionò profondamente a Torino e fu protagonista della vita cittadina Grande fu la sua soddisfazione quando, nel 2005, fu insignito del Sigillo Civico della Città, che lo annovera tra i grandi torinesi. Il 16 gennaio 2012 si concluse la sua lunga e proficua esistenza.
29 gennaio 2015
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