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Piemonte. Emodinamiche. Anaao: “Nuovo attacco della Regione a Moncalieri e Orbassano”

Il sindacato attacca la Giunta: “Dopo le bocciature di Tar e Corte dei conti e dopo la stroncatura della Società italiana di cardiologia (Gise), la giunta Cota tenta nuovamente l’assalto ai servizi del Santa Croce di Moncalieri e del San Luigi di Orbassano” .

20 MAR - Con una delibera la giunta regionale vuole ridurre il servizio e dirottare le emergenze a Rivoli e Molinette tramite il 118. Emodinamiche ancora a rischio. Dopo le bocciature di Tar e Corte dei conti e dopo la stroncatura della Società italiana di cardiologia (Gise), la giunta Cota tenta nuovamente l’assalto ai servizi del Santa Croce di Moncalieri e del San Luigi di Orbassano.
 
Con una delibera del 30 dicembre, infatti, la Regione stabilisce che, occorre accorpare i laboratori del Santa Croce e del San Luigi, rispettivamente alle emodinamiche dell’Ospedale Molinette e di Rivoli, utilizzando il 118 per indirizzare le urgenze cardiologiche di tutto il bacino d’utenza nella sede dedicata. Contemporaneamente i laboratori di Moncalieri e Orbassano limiteranno il loro orario alle 8 ore giornaliere: non garantendo più il servizio 24 ore su 24.
 
La traballante maggioranza, giunta ormai ai titoli di coda, sferra dunque l’ultimo attacco al servizio sanitario regionale e alla salute dei cittadini. Anaao Assomed Piemonte, in questo senso intende sottolineare la pericolosità di questo provvedimento. Infatti, come già ribadito dal Gise – e confermato dai dati Agenas 2013 – intervenire in modo tempestivo durante le emergenze, in patologie cardiovascolari, può fare la differenza. E questo è possibile solamente grazie a un servizio garantito 24 ore su 24.
 
“La giunta è al capolinea ma non perde il vizietto. Il ridimensionamento di Moncalieri non corrisponde ad un potenziamento delle Molinette. Ma se un paziente dovesse avere dei problemi, sapremo almeno chi chiamare alla sbarra”, ha dichiarato il segretario regionale Anaao, Gabriele Gallone.
 
“La Regione Piemonte tenta nuovamente di togliere, ai 310.000 cittadini dell’Asl To5, la possibilità di curare il proprio cuore malato nei tempi appropriati e con le migliori possibilità di sopravvivenza. E se invece si procedesse con la creazione di un unico ospedale al centro del territorio, con la presenza delle principali specialità, adeguato alle richieste di salute della popolazione? Al contrario, invece, si cerca, con l'unica guida della spartizione di potere, di superare questo momento di crisi senza una minima programmazione per gli anni futuri, disattendendo l'obiettivo del Ssn: la cura appropriata del cittadino”, ha dichiarato il segretario aziendale Anaao dell’Asl To5 Emanuele Stramignoni.

Marzia Caposio

20 marzo 2014
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