Covid. Asl Città di Torino lancia progetto “Regia centrale per cure domiciliari”
Il progetto nasce dall’applicazione del protocollo per la presa in carico precoce delle cure domiciliari dei pazienti Covid positivi della Regione Piemonte, L'obiettivo è favorire il ricorso alla terapia a base di anticorpi monoclonali, “che evita, in molti casi, un peggioramento verso una forma più grave, che costringe al ricovero in ospedale”.
25 NOV - L’Asl Città di Torino ha messo a punto un progetto innovativo per privilegiare le Cure Domiciliari nella cura dei pazienti Covid positivi; si tratta della “Regia centrale cure domiciliari per contrastare il Covid-19”.
Il progetto nasce dall’applicazione del protocollo per la presa in carico precoce delle Cure Domiciliari dei pazienti Covid positivi della Regione Piemonte. L’obiettivo, spiega una nota, è “favorire il ricorso alla terapia a base di anticorpi monoclonali, che evita, in molti casi, un peggioramento verso una forma più grave, che costringe al ricovero in ospedale”.
Il profilo fisiopatologico dell’infezione da SARS-CoV-2, infatti, riconosce sostanzialmente due fasi:
- una precoce, definibile come fase virale
- una successiva, in cui progressivamente prevalgono aspetti flogistico-immunitari sovente esitanti in eventi a danno del parenchima polmonare e quindi della funzione respiratoria.
Ogni forma di terapia, tesa a contrastare la replicazione del virus e quindi la sua diffusione, deve essere necessariamente erogata nella fase più precoce dell’infezione, idealmente non oltre i 5 giorni dall’esordio dei sintomi.
La terapia precoce
, a base di anticorpi monoclonali diretti contro determinanti antigeniche della proteina virale si è rivelata in grado di ridurre la probabilità di evoluzione dell’infezione verso forme richiedenti il ricovero in una misura compresa fra il 50 e l’80% di superficie (“spike”),
Fanno parte della Regia Centrale Cure Domiciliari per contrastare il Covid-19:
- la Centrale Covid, che garantisce la presa in carico e la sorveglianza sanitaria dei pazienti Covid positivi e dei loro contatti;
- i Medici, appositamente formati, che ottimizzando il tempo lavorativo da remoto, individueranno, fra i soggetti risultati positivi nelle ultime 24 ore, coloro che presentano le caratteristiche compatibili con la definizione di soggetti a rischio e quindi arruolabili alla terapia precoce a base di anticorpi monoclonali;
- il Day Hospital Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia, dove vengono svolte le terapie di infusione degli anticorpi monoclonali;
- il personale del SISP addetto all’attività di contact-tracing, che individua i soggetti non ancora identificati come positivi al test diagnostico, ma compresi in possibili recenti relazioni di contagio;
- la Farmacia Ospedaliera per la fornitura dell’ossigenoterapia al domicilio.
La Regia centrale cure domiciliari per contrastare il Covid-19 lavorerà in stretta sinergia con i Medici USCA, i Medici di Medicina Generali, i Pediatri di Libera Scelta, i Medici Ospedalieri, gli Psicologi e tutti gli altri professionisti coinvolti nella cura del paziente Covid positivo.
“Questo progetto ha l’obiettivo di evitare i ricoveri e le degenze prolungate, oltre l’effettiva necessità clinica, delle persone che possono essere curate al proprio domicilio – dichiara nella nota
Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino -. In questo modo si evitano elevati tassi di occupazione di posti letto correlati al COVID-19, a favore dei pazienti che hanno patologie ad alta complessità.”
25 novembre 2021
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