L'Europa e l'Asia centrale tornano ad essere "l'epicentro" della pandemia di Covid, con un possibile aumento di 500.000 morti prima del 1 febbraio.
Lo ha detto senza mezzi termini in conferenza stampa oggi il direttore regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità
Hans Kluge che ha affermato come l'aumento del 55% dei nuovi casi di Covid nelle ultime quattro settimane nella regione sia dovuto ai bassi tassi di vaccinazione e alle poche misure preventive come mascherine e distanziamento.
Senza contare il sopraggiungere della stagione invernale che in ogni caso facilita il contagio nei luoghi chiusi più frequentati rispetto alla stagione estiva.
L'Europa e l'Asia centrale (dove sono compresi i 53 Paesi appartenenti alla regione europea dell’Oms) contano oggi il 59% dei casi globali e il 48% dei decessi segnalati.
Nei 53 paesi della regione europea si sono registrati quasi 1,8 milioni di nuovi casi nell'ultima settimana con un aumento di circa il 6% rispetto alla settimana precedente e 24.000 decessi con un aumento del 12%.
Tra i problemi principali di questo incremento resta comunque la scarsa vaccinazione e la differenza nelle statistiche di somministrazione che presenta enormi variazioni tra un paese e l’altro.
Nella regione europea sono state somministrate circa un miliardo di dosi di vaccino, ma solo il 47% circa delle persone è completamente vaccinato e solo otto paesi hanno superato il 70% delle persone completamente vaccinate.
Ma Kluge ha sottolineato anche che, al di là del vaccino, se l'Europa e l'Asia centrale avessero il 95% di persone che indossano regolarmente le mascherine, si potrebbero comunque salvare fino a 188.000 vite del mezzo milione che potrebbe essere perso prima del febbraio 2022.
"Naturalmente – è stato anche detto in conferenza stampa - l'Europa come continente è altamente interconnessa, forse più di altre regioni, e questo potrebbe anche essere un fattore nel modo in cui si evolve la pandemia".
Kluge ha infine difeso l'uso del green pass, affermando che è uno "strumento verso la libertà individuale" e non certo elemento di limitazione della libertà".