Il 28 aprile 2021, l’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha organizzato un “incontro virtuale ad hoc” per chiedere all’European Technical Advisory Group of Experts on Immunization (ETAGE, il Gruppo tecnico consultivo europeo di esperti sulle vaccinazioni) raccomandazioni specifiche per gli Stati membri dell’OMS Europa su due argomenti:
- uso del vaccino anti-COVID-19 ChAdOx1-S [ricombinante], che comprende i vaccini prodotti rispettivamente da AstraZeneca (Vaxzevria), Serum Institute of India (Covishield), e SK Bioscience, nel contesto dei casi segnalati di trombosi e trombocitopenia
- definizione degli obiettivi di copertura vaccinale per la vaccinazione anti-COVID-19.
Da questo meeting è uscito un documento che sintetizza i principali risultati dell’incontro tra esperti e che è pubblicato sul sito dell’OMS Europa con il titolo “Ad-hoc meeting of the European Technical Advisory Group of Experts on Immunization (ETAGE): virtual meeting, hosted in Copenhagen, Denmark, 28 April 2021”.
Riguardo il primo punto di discussione, l’ETAGE sottolinea che, alla luce delle evidenze disponibili e dell’attuale situazione epidemiologica, e in accordo con le conclusioni dello Strategic Advisory Group of Experts on Immunization (SAGE) dell’OMS, i benefici complessivi del vaccino ChAdOx1-S [ricombinante] nella protezione contro il COVID-19, superano i potenziali rischi. Tuttavia, alla luce del plausibile legame tra il vaccino e le rare segnalazioni di trombosi associata a trombocitipenia (TTS), ETAGE raccomanda ai singoli Paesi di fornire indicazioni agli operatori sulla diagnosi e gestione della TTS, in particolare per facilitare una eventuale diagnosi precoce. ETAGE sottolinea anche l’importanza di informare le persone da vaccinare sul potenziale rischio di TTS, nonché sui segni e sintomi sospetti che dovrebbero portare le persone vaccinate a cercare immediata assistenza medica.
L’ETAGE sottolinea anche l’importanza di rafforzare la sorveglianza degli eventi avversi da vaccino (AEFI, Adverse Event Following Immunization) e indica quali siano le evidenze da considerare nel processo decisionale in merito alle limitazioni d’uso dei vaccini ChAdOx1-S [ricombinante] COVID-19 in determinate fasce di età. Infine, considerando il potenziale impatto sulla fiducia del pubblico, non solo verso questo vaccino ma anche nei confronti di altri vaccini COVID-19, ETAGE ribadisce la necessità di avere un Piano di comunicazione e di rafforzare la comunicazione con la popolazione.
Riguardo il secondo punto di discussione, trattato nella seconda sessione del meeting, l’ETAGE raccomanda che, sebbene sia ancora prematuro stabilire un obiettivo di copertura vaccinale per la vaccinazione COVID-19, i Paesi dovrebbero cercare di raggiungere almeno l'80% di copertura della propria popolazione adulta (≥18 anni) non appena questo sia fattibile, soprattutto alla luce della prevista aumentata disponibilità di vaccini anti COVID-19 nel 2021 e 2022 e dei recenti dati che indicano che una sostanziale proporzione di infezioni da SARS-CoV-2 (30-40%) e di ricoveri e decessi (60-70%) possono essere evitati raggiungendo una copertura vaccinale (CV) nella popolazione di almeno il 50% e che, aumentando la CV fino all’80% un’ulteriore 11% dei decessi potrebbe essere evitato.
Nel contesto di una limitata disponibilità di vaccini (fase I e II della Roadmap di SAGE), ETAGE raccomanda di: continuare a seguire le raccomandazioni fornite in precedenza sulla definizione dei gruppi prioritari, per ottimizzare l'impatto della vaccinazione COVID-19 sulla protezione della salute e prevenzione dei casi gravi e decessi; identificare le eventuali criticità nel raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di priorità; prendere in considerazione la possibilità di vaccinare simultaneamente altri gruppi di popolazione, se necessario, per evitare lo spreco di dosi di vaccino disponibili e accelerare la copertura vaccinale nella popolazione.
Nel contesto di una maggiore offerta vaccinale (>20% della popolazione), ETAGE raccomanda di vaccinare i gruppi di popolazione <60 anni di età in gruppi di ordine decrescente iniziando con il gruppo di età più elevata seguito dai gruppi di popolazione a minor rischio, oppure se questo non sia programmaticamente fattibile, di considerare di dare la priorità a gruppi di popolazione ad alto rischio di acquisire e trasmettere l’infezione non precedentemente inclusi tra i gruppi di priorità.
Fonte: Epicentro