Gli ospedali italiano sono sempre più in sofferenza con il 39% dei letti di Terapia intensiva e il 42% dei posti di Area non critica occupati da pazienti Covid. Numeri che segnano soprattutto per le terapie intensiva un ampio superamento della soglia di sicurezza del 30% fissata dal Ministero della Salute ma pure quella del 40% per i letti di Area non critica. A fornire i numeri (aggiornati al 22 marzo) è come di consueto l’Agenas nel suo report quotidiano.
Attualmente risultano ospedalizzati 28.049 pazienti in area non critica e 3.510 in TI. Un dato in crescita: salgono i ricoveri in area non critica (565 in più rispetto a ieri) e in Terapia intensiva (più 62). Situazioni molto critiche in Marche, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Terapie intensive: 12 Regioni sopra la soglia di sicurezza
La Regione con il più alto tasso di occupazione di letti di T.I. da pazienti Covid è le Marche con il 61% cui segue la Pa di Trento con il 59% e la Lombardia con il 58%. Alte percentuali anche in Umbria (53%), Emilia Romagna (51%), Molise (49%), Friuli Venezia Giulia (47%), Toscana (41%), Abruzzo (41%), Puglia (39%) e Lazio 36%. Da segnalare la Pa di Bolzano sia al 30%, soglia che coincide con lo standard di sicurezza.
Area Non critica: 10 Regioni oltre la soglia
La Regione con il più alto numero di letti ospedalieri occupati da pazienti Covid anche in questo è le Marche con il 65%. In seconda posizione c’è il Piemonte (61%) cui segue l’Emilia Romagna (57%), la Lombardia (52%), il Friuli Venezia Giulia (48%), la Puglia (47%), l’Umbria (45%), l’Abruzzo (45%), il Molise con il 42% così come il Lazio.
Luciano Fassari