Sempre meno personale, sempre più vecchio e sempre più precario. È questa la fotografia impietosa che emerge dall’ultimo report sul personale del Ssn del Ministero della Salute e relativo all’anno 2018. Se guardiamo per esempio i dipendenti a tempo indeterminato del Ssn si nota come tra il 2018 e il 2012 si contino circa 25 mila posti in meno (da 655 mila a 630 mila).
Al contempo, nello stesso periodo sono aumentati i precari: erano 31.199 nel 2012 e sono diventati 42.340 nel 2018. Un dato che si riflette sull’anzianità del personale. L’età media nel 2018 era di 50,2 anni, nel 2011 per esempio era di 47,3.
Tra dipendenti e precari un totale di 685.157 unità
Al 31 dicembre 2018 risultano lavorare presso le strutture sanitarie del sistema sanitario nel suo complesso: 244.970 medici, 331.605 unità di personale infermieristico, 54.617 unità di personale con funzioni riabilitative, 43.569 unità di personale tecnico sanitario e 10.219 unità di personale con funzioni di vigilanza ed ispezione che operano nei vari livelli di assistenza: medicina primaria, riabilitazione, ospedaliera, ambulatoriale.
Con solo riferimento al personale che opera nelle ASL, nelle aziende Ospedaliere ed Universitarie, negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici, nelle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria, si contano 685.157 unità di personale, di cui 630.787 a tempo indeterminato, 42.340 unità con rapporto di lavoro flessibile e 12.030 unità di personale universitario.
Il rapporto tra personale con rapporto di lavoro flessibile e personale a tempo indeterminato risulta pari a 19,5% nel comparto dirigenti del ruolo tecnico, a 7,7% per i medici, a 10,2% nei profili del ruolo professionale, a 7,3% nel comparto dirigenti del ruolo professionale, a 7,4% nei profili del ruolo tecnico, a 7,6% nel personale con funzioni riabilitative, a 6,9% nei profili del ruolo tecnico sanitario, a 10,4% nel comparto dirigenti del ruolo amministrativo, a 6,1% nel personale infermieristico, a 5,5% nei profili del ruolo amministrativo, a 4,7% nel personale vigilanza ed ispezione e solo il 4,4% per i veterinari.
Nel corso dell’anno 2018 sono cessate dal servizio 40.950 unità di personale. Circa il 60,1% di tali cessazioni è avvenuto per collocamento a riposo per limiti di età, dimissioni con diritto a pensione, risoluzione del rapporto di lavoro e licenziamento (cosiddetti “cessati puri”). Contestualmente, sono state 42.194 le unità di personale assunte nel corso del 2018, di cui il 70,3% è costituito dai cosiddetti “assunti puri”, ossia da assunzioni avvenute per le seguenti cause: nomina da concorso, personale assunto con procedure art. 35 c.3 bis DLGS 156/01, personale assunto con procedure art. 4 c.6 L. 125/13, personale assunto con procedure art. 20 d.lgs. n. 75/2017; assunzione per chiamata diretta (categorie protette), assunzione per chiamata numerica (categorie protette), personale stabilizzato da LSU.
Complessivamente
l’anzianità media di servizio risulta pari a 18,5 anni. Si passa da 9,1 anni di anzianità per il personale del ruolo professionale a 15,4 per i dirigenti medici ed a 19,0 anni per il personale infermieristico.
L’età media del personale del SSN è pari a 50,2 anni. I dipendenti più anziani risultano essere i Veterinari (56,9 anni), seguiti dai Chimici (56,6 anni), dai Dirigenti del ruolo tecnico (56,2 anni) e dagli Psicologi (55,8 anni). Al di sotto della media generale è invece l’età del personale infermieristico (47,7 anni), del personale tecnico sanitario (48,4 anni), dei Fisici (48,5 anni) e del personale con funzioni riabilitative (50,0 anni).
MEDICI: i medici impiegati a tempo indeterminato nelle ASL, nelle aziende Ospedaliere ed Universitarie, negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria al 31/12/2018 risultano pari a 105.896, corrispondenti a 1,8 medici per mille abitanti. Di questi 29.664 sono specialisti che afferiscono all’area funzionale dei servizi (di cui il 70,6% nelle specialità di anestesia e rianimazione, radiodiagnostica e igiene e medicina preventiva); 23.628 sono medici specialisti dell’area funzionale di chirurgia (di cui il 61,9% nelle specialità di chirurgia generale, ginecologia ed ostetricia e ortopedia e traumatologia); infine 43.545 sono gli specialisti nell’area funzionale di medicina (di cui il 62,9% nella medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare, psichiatria, medicina dell’emergenza e urgenza e pediatria).
L’età media dei medici del SSN è pari a 52,0 anni, in crescita rispetto al dato 2013 pari a 51,6 anni. Si rileva inoltre, una crescente femminilizzazione della professione con una maggiore presenza di donne nelle classi più giovani. Dall’analisi della piramide delle età è possibile osservare come la classe di età compresa tra 60 e 64 anni sia la più numerosa e come a quella di età compresa tra 30 e 34 anni corrisponda invece, la percentuale minore.
La quota di donne medico sul totale è superiore a quella degli uomini nelle fasce di età inferiori ai 50 anni. Inoltre, il 36,5% dei medici di famiglia ed il 67,5% tra i pediatri di libera scelta è di sesso femminile. Dall’analisi della distribuzione per aree geografiche emerge che i medici che operano nelle strutture pubbliche ed equiparate al pubblico (114.103 unità a tempo indeterminato) sono così ripartiti: Italia settentrionale 44,9%, Italia centrale circa 20,9%, Italia meridionale ed Isole rispettivamente 22,2% e 12,0%.
Per quanto concerne la medicina specialistica ambulatoriale, si annoverano 14.967 medici convenzionati (fonte: SISAC) con 18.774.481 ore remunerate. Gli specialisti ambulatoriali sono presenti al Nord con una percentuale pari al 35,5% rispetto al numero complessivo, al Centro pari al 23,5%, al Sud pari al 31,5% e al 9,5% nelle Isole. Per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta le percentuali si attestano ad oltre il 41,8% al Nord, circa il 21,0% al Centro, 25,1% al Sud e 12,1% nelle Isole.
PERSONALE AREA INFERMIERISTICA: il personale infermieristico delle ASL, delle aziende Ospedaliere ed Universitarie, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria ammonta a 277.446 unità di cui di 259.380 infermieri, 6.117 infermieri pediatrici e 11.949 ostetriche.
L’età media è pari a 47,7 anni con un’anzianità media di servizio di 19,0 anni. Il rapporto rispetto ai residenti è di 4,41 per mille che sale al 4,73 se consideriamo anche gli ospedali equiparati al pubblico. Nel servizio sanitario italiano in media il rapporto tra personale infermieristico e medici è pari a 2,5 unità.
PERSONALE AREA DELLA RIABILITAZIONE: il personale addetto alla riabilitazione delle ASL, delle aziende Ospedaliere ed Universitarie, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria pari a 19.840 unità è composto per circa il 60,3% da fisioterapisti, 17,7% da educatori professionali e 13,8% da logopedisti. L’età media è pari a 50,0 anni con anzianità di servizio di 18,7 anni. Il rapporto tra personale dell’area di riabilitazione e popolazione residente è 0,32 per mille; con riferimento anche all’equiparato pubblico è pari a 0,36 per mille abitanti.
PERSONALE AREA TECNICA E DELLA PREVENZIONE: l’area tecnica sanitaria e della prevenzione è costituita dall’area assistenziale, dall’area diagnostica e dall’area della prevenzione. Il personale dell’area diagnostica costituito in maggior numero da tecnici di laboratorio e di radiologia medica ammonta a 34.287 unità, quello dell’area assistenziale ammonta a 1.969 unità e quello dell’area della prevenzione ammonta a 9.845 unità con il 71,2% di tecnici della prevenzione.
L’età media del personale dell’area tecnica è di 48,4 anni e l’anzianità di servizio pari a 18,6 anni di servizio. Il rapporto tra tale personale e la popolazione residente oscilla tra 0,57 e 0,62 per mille abitanti a seconda che ci si riferisca o meno anche alle strutture equiparate al pubblico. L’età media del personale dell’area della prevenzione (personale addetto alla vigilanza e all’ispezione) è di 51,4 anni ed il rapporto sulla popolazione residente è pari a 0,15 ogni 1.000 abitanti. Tutti gli indicatori costruiti (numero di professionisti per 1000 abitanti) sono calcolati considerando il personale a tempo indeterminato.
I farmacisti dipendenti a tempo indeterminato nel 2018 sono 2.862, oltre 200 in più rispetto al 2012