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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Studi e Analisi

Covid. Trump, Carosone e i pericoli dell’asimmetria informativa

di Fabrizio Gianfrate
immagine 21 maggio - Il presidente Usa annuncia la sua personale ricetta anti Covid: una dose di idrossiclorochina tutti i giorni. E scatta inevitabile l’effetto emulazione con migliaia di persone negli States e nel mondo a volere fare altrettanto. Emulazione, perché è l’uomo più potente del mondo con a disposizione i medici migliori del mondo che lo consigliano presumibilmente nel modo migliore del mondo
Le uscite di Donald Trump sul Covid stimolano regolarmente forti reazioni polarizzando le opinioni. L’ultima della non breve teoria di tweet e dichiarazioni è quella di assumere quotidianamente l’idrossiclorochina come profilassi contro il Covid.
 
Inevitabile l’effetto emulazione con migliaia di persone negli US e nel mondo a volere fare altrettanto. Basti pensare ai ricoverati per intossicazione dopo che aveva fatto la battuta (?) di iniettarsi disinfettante. Emulazione, perché è l’uomo più potente del mondo con a disposizione i medici migliori del mondo che lo consigliano presumibilmente nel modo migliore del mondo.
 
Insomma, le uscite del “briscola” (questa la traduzione letterale del termine “trump”, l’altra traduzione è forse più calzante ma irrispettoso “trombone”) talvolta evocano effettivamente più un personaggio tipico da osteria con fiasco e mazzo di carte.
 
Nello stile del 45º POTUS c’è quel modo “vecchia America di frontiera”, da film di John Wayne, conservatore e bonariamente reazionario, di mettersi come singolo individuo, seppure convintamente a fin di bene, al di sopra delle Istituzioni, in questo caso quelle sanitarie e della comunità medica.
 
In questo caso a partire dall’FDA, che, come tutte le altre autorità sanitarie mondiali, sconsigliano l’uso dell’idrossiclorochina in prevenzione del Covid data l’assenza, finora, di netti dati a favore, raccomandandone prudenza e attenzione nella terapia, dato il rischio di eventi cardiovascolari.
 
Vale la pena dare un occhiata al documento riassuntivo redatto in merito da AIFA (ancora una volta eccellente anche nell’emergenza) che raccoglie il know-how ad oggi sull’uso di questo farmaco e gli statement delle diverse istituzioni sanitarie e regolatorie mondiali, dubbiose in merito. Dati in corso di aggiornamento e revisione con i tanti trials avviati e in corso.
 
C’è il forte rischio che, poiché lo dice l’uomo più potente del mondo, con indubbio carisma e seguito sui suoi elettori, quelle Istituzioni sanitarie, ma anche la comunità medica e scientifica nel suo insieme, vengano delegittimate impoverite della loro funzione pubblica basata proprio sulla fiducia e credibilità competente.
 
Proprio in un settore dove l’asimmetria informativa è massima e la popolazione necessita invece di essere accompagnata nel più attento dei modi nell’indirizzarne i comportamenti sanitari perché inevitabilmente debole nella conoscenza specifica della materia.
 
Insomma, il cow boy buono solo contro tutti che spara e sconfigge i cattivi è un mito catartico a stelle e strisce, ma dannoso se si mette a sparare sui fortini Istituzionali che ci proteggono.
 
Rischiando inoltre migliaia di emulatori alla Nando Mericoni. Per i quali in questo caso vale il doppio sfottò di un profetico Carosone in due canzoni di allora: “tu vuò fa’ l’americano” allora “pigliate ‘na pastiglia, sient’ammè”
 
Prof. Fabrizio Gianfrate
Economia Sanitaria
21 maggio 2020
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