Julia Simons è una studentessa all’ultimo anno di medicina, ha vissuto da vicino l'impatto del sottofinanziamento del SSN e quanto esso sia stato difficile per i pazienti in tutti questi anni, perciò quando la scorsa settimana ha visto Boris Johnson con la dott.ssa
Anna Godfrey e la dott.ssa
Sarah Bowdin durante la sua visita al National Institute for Health Research dell'ospedale di Addenbrooke, Cambridge, non ha potuto più tacere.
È rimasta a guardare la processione al seguito di Boris Johnson nel centro di cura di Addenbrooke a Cambridge, ma si è arrabbiata per la codardia e il chiaro desiderio di non mettere mai nulla in discussione. Gli ultimi esami medici si stanno avvicinando rapidamente e Julia non ha potuto non riflettere su alcune delle complesse condizioni che aveva visto e vissuto. Come la maggior parte delle persone che lavorano ad Addenbrooke, non avevo idea che Johnson andasse in visita. La maggior parte del personale non sapeva nemmeno che era lì, fino a quando non l’ha visto andare via. Ha voluto scattare delle belle foto in camice da laboratorio e uscire alla svelta da lì.
Come una giovane che è profondamente preoccupata per il suo futuro e per quello del NHS, ha deciso di tentare la sorte parlando a Johnson.
Ma la guardia di sicurezza, l’ha rapidamente portata via, dicendo che non era permesso fare domande. Naturalmente la sicurezza dei politici deve essere protetta, ma che tipo di primo ministro è Johnson se ha bisogno di essere protetto dalle domande di una giovane studentessa di medicina?
Solo un governo il cui record di insuccessi è dimostrato ormai dai fatti, guidato da un uomo incapace di dare risposte dirette, ha bisogno di essere protetto dalla sicurezza, quando una cittadina desidera rivolgergli delle domande.
Sempre più giovani medici scelgono di non continuare la specializzazione dopo i primi due anni a causa dell'esaurimento e dello stress, nelle strutture ospedaliere che ormai non funzionano più.
Dopo il tentativo di Julia di parlare con Johnson, alcuni giornalisti le si sono avvicinati e l’hanno filmata facendogli più di una domanda sul SSN, il video è stato ampiamente condiviso online e reso pubblico dai media nazionali.
Spero che, come risultato della mia intervista, Johnson accolga la mia richiesta di una politica basata sull'evidenza e utilizzi la sua posizione di leadership per darci qualcosa di più di semplici slogan e false promesse, ha dichiarato Julia Simons.
“Come studentessa di medicina del sesto anno, potrei non lavorare forse mai nel nostro NHS, ma ho già visto abbastanza per sapere perché Johnson non era così disposto a incontrare apertamente il personale del servizio sanitario nazionale. Dato che non sono ancora un medico, forse sono più in grado di dire cose di cui altri potrebbero aver paura, quindi voglio che le persone sentano ciò che altri medici hanno detto per anni: che il SSN è stato incessantemente sottofinanziato dal governo conservatore.
Studenti di medicina come me, siedono ai margini della possibilità di fornire cure mediche, quindi vedo la realtà quotidiana della carenza di personale e finanziamenti. Ho visto il sistema deteriorarsi in molte direzioni mentre mi allenavo in diversi ospedali e dipartimenti. I "vuoti" di finanziamento, causano ritardi crescenti nei pazienti per ottenere le cure di cui hanno bisogno: “Tua nonna che aspetta l'operazione al ginocchio; o peggio, per il trattamento del cancro”. Non c'è mai nulla di veramente elettivo nella chirurgia del SSN - i pazienti non hanno un intervento chirurgico per divertimento - ma le operazioni "elettive" vengono sempre più annullate. È importante riconoscere gli effetti emotivi di queste cancellazioni: ai genitori viene detto che l'intervento di salvataggio che era stato pianificato per il loro bambino oggi non può più andare avanti. È straziante ma è così.”
I pazienti sono sempre più consapevoli di dover aspettare sempre di più per vedere i loro medici di famiglia. Nonostante le promesse dei conservatori di aumentare il numero di medici di base, essi continuano a diminuire.
Nel suo libro Direct Democracy, l'ex segretario alla salute
Jeremy Hunt utilizza i fallimenti del SSN per promuovere la sua idea della necessità di far avanzare rapidamente la privatizzazione dei servizi sanitari.
C’è già stato un forte aumento della fornitura di servizi da parte di fornitori privati, in questi anni, e solo per il 2018-19 è prevista una spesa di £ 9,2 miliardi. Ma ci sono state altrettanto gravi carenze in alcune di queste aziende private, in particolare nella cura dei giovani vulnerabili, nel trattamento degli adulti con autismo, e soprattutto per coloro che hanno gravi problemi di salute mentale.
Questa crescente privatizzazione è anche incredibilmente opaca: i dati sui livelli di prestazione di servizi privati per settore, non vengono più raccolti. La denuncia di Julia è spietata ma sincera: “Se tu fossi un politico sincero, dovresti francamente dire che perpetuare la crisi del NHS serve per sostenere che non possiamo più continuare con il nostro meraviglioso sistema attuale, che fornisce assistenza gratuita a tutti nel punto di utilizzo. È più facile decostruire il servizio sanitario nazionale quando non c'è più nessuno che è motivato a lavorarci dentro. La crisi del personale è tale che circa due posizioni su 10 non sono attualmente più occupate.
“Se tutto andrà secondo i miei piani, inizierò il mio primo lavoro come medico junior il prossimo agosto. Mentre sono piena di entusiasmo per essere in grado di fare il lavoro per cui ho studiato e per cui mi sto specializzando, mi preoccupo anche della prospettiva che vedo molto dura”.
“Sempre più giovani medici scelgono di non continuare la formazione dopo i primi due anni di lavoro a causa dell'esaurimento e dello stress - come sarò io tra tre anni”?
Non posso elencare tutte le possibili soluzioni ai problemi complessi del nostro servizio sanitario. Ma posso dire che meritiamo il rispetto morale e la verità da parte dei politici. Come studentessa di medicina, il lavoro che faccio è basato sull'evidenza, ma il governo ignora i fatti. La realtà è che il servizio sanitario nazionale è insufficiente. Il nostro primo ministro non ha tutta la responsabilità personale per l'intero stato di degrado del SSN, ma non può fare promesse vuote come quella di costruire 40 nuovi ospedali (quando i finanziamenti sono confermati solo per sei) e la costruzione di nuove strutture con la carenza di personale che c’è non risolverebbe il problema.
“Se Johnson vuole davvero interagire con il personale del SSN, deve andare oltre le opportunità di passerella fotografica, ascoltare ciò che dicono le persone sul campo. Leggere le priorità dell'Associazione dei medici - che includono il ripristino dei finanziamenti e la valutazione della nostra forza lavoro, questo sarebbe un buon punto di partenza”.
Dopo la costrizione al silenzio con Boris Johnson, la denuncia alla stampa, Julia è stata colpita dalla risposta positiva che ha ricevuto da parte dei colleghi e di molti cittadini per aver avuto il coraggio di parlare. “Si ho avuto coraggio, ma tutto ciò non mi consola sto ancora aspettando risposte dal primo ministro. Questa volta però non mi bastano più le promesse”.
Grazia Labate
Ricercatrice in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità