In Europa nel 2016 si sono registrati 3.182 incidenti mortali sul lavoro. Il numero assoluto più elevato si registra in Francia (528) seguita dall’Italia (417) e Germania (384). Le tre nazioni sono anche le più popolose e quindi l'indicatore migliore per identificare la sicurezza sul lavoro è la proporzione tra incidenti mortali e popolazione.
Negli Stati membri dell'UE, i tassi di incidenza standardizzati più bassi nel 2016 sono stati registrati nei Paesi Bassi (0,7 per 100.000 lavoratori), Germania (1,1), Svezia (1,2) e Regno Unito (1,5). L'Italia si colloca al 10° posto con una media di 2,6 incidenti mortali ogni 100.000 lavoratori, un dato superiore alla media Ue pari a 2,2 incidenti su 100.000 lavoratori. Maglia nera al Lussemburgo con 10,8 decessi ogni 100.000 lavoratori. Male anche la Romania, penultima con 6,1.
“Gli incidenti mortali – evidenzia Eurostat - sono definiti come quelli che portano alla morte della vittima entro un anno dall'incidente. In termini più generali, un infortunio sul lavoro è definito come un evento nel corso del lavoro, che porta a danni fisici o mentali della persona interessata. Il numero di incidenti in un determinato anno è probabilmente correlato in una certa misura al livello generale dell'attività economica di un paese e al numero totale di persone impiegate nella sua economia. I tassi di incidenza standardizzati mirano ad eliminare le differenze nelle strutture delle economie dei paesi. Corrispondono al numero di incidenti per 100.000 lavoratori adeguati alle dimensioni relative dei settori economici a livello dell'UE”.
INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO NELLA UE. VALORI ASSOLUTI E PER 100.000 LAVORATORI (ANNO 2016)
Fonte: Eurostat 2019