Nel mese di gennaio il Ministero della Salute ha pubblicato i risultati della Griglia Lea 2017, ma in quel documento vi era solo il punteggio raggiunto da ogni regione. Ora, a distanza di qualche mese il Dicastero ha pubblicato un documento più corposo che analizza nello specifico quali sono le criticità di ogni regione (escluse Pa Bolzano, Pa Trento, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta). Dalla prevenzione all’assistenza ospedaliera passando per l’assistenza territoriale, la sanità animale, i tagli cesarei e molto altro ancora ecco qui di seguito una sintesi dei risultati emersi.
Regione ABRUZZO. Punteggio: 202
Nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rilevano tuttavia delle criticità nel livello di assistenza distrettuale, dove si registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento, per l’indicatore Numero di posti per assistenza agli anziani ≥ 65 anni in strutture residenziali per 1.000 anziani residenti (5,6 per 1.000 ab. vs 10 per 1.000 ab.) e per l’indicatore Percentuale del consumo annuo (espresso in DDD – Dosi Definite Die) dei farmaci appartenenti al PHT (34,8% vs 80%).
REGIONE BASILICATA Punteggio 189
Nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rilevano tuttavia delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, in particolare nella sanità animale dove si registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento, per l’indicatore MALATTIE ANIMALI TRASMISSIBILI ALL'UOMO - Efficacia dei controlli ufficiali per il contrasto alla TUBERCOLOSI bovina. Nel livello di assistenza distrettuale le criticità sono relative al Numero di posti equivalenti in strutture semiresidenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti (0,15 per 1.000 ab. vs 0,22 per 1.000 ab.) e Numero di posti in strutture semiresidenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti (0,3 per 1.000 ab. vs 0,45 per 1.000 ab.).
REGIONE CALABRIA Punteggio 136
Nell’anno 2017 si rilevano delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, ed in particolare nell’area screening per l’indicatore Proporzione di persone che ha effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto, (score 2 vs score 9), come già rilevato dal 2012 e nella sanità animale per l’indicatore ANAGRAFI ANIMALI - Controlli delle popolazioni animali che registra uno scostamento non accettabile rispetto ai valori di riferimento. Per il livello di assistenza distrettuale, le criticità sono relative all’indicatore Percentuale di anziani ≥ 65 anni trattati in ADI. Il punteggio molto basso e in peggioramento rispetto agli anni precedenti è dovuto in particolar modo alle carenze informative quali l’insufficienza della qualità dei flussi informativi STS.24, HSP.12 e HSP.13 e della copertura del flusso informativo CEDAP.
REGIONE CAMPANIA. Punteggio 153
Nell’anno 2017 si rilevano delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, ed in particolare per gli indicatori Proporzione di persone che ha effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto (score 2 vs score 9), come già rilevato dal 2012 e MALATTIE ANIMALI TRASMISSIBILI ALL'UOMO - Efficacia dei controlli ufficiali per il contrasto alla TUBERCOLOSI bovina. Per quanto concerne il livello di assistenza distrettuale , risulta critico il Numero di posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti.
REGIONE EMILIA ROMAGNA. Punteggio 218
Nell’anno 2017 nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Non si registrano criticità.
REGIONE LAZIO. Punteggio 180
Nell’anno 2017 nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rilevano delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, ed in particolare nella sanità animale per gli indicatori MALATTIE ANIMALI TRASMISSIBILI ALL'UOMO - Efficacia dei controlli ufficiali per il contrasto alla TUBERCOLOSI bovina e ANAGRAFI ANIMALI - Controlli delle popolazioni animali. Per il livello di assistenza distrettuale, le criticità sono relative al Numero di posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti, mentre, per l’assistenza ospedaliera, l’indicatore Percentuale parti cesarei primari in maternità di I livello o comunque con meno di 1000 parti registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (29,28 vs 15)
REGIONE LIGURIA. Punteggio 195
Nell’anno 2017 nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Per quanto concerne l’assistenza ospedaliera si riscontrano delle criticità per gli indicatori Percentuale parti cesarei primari in maternità di I livello o comunque con <1000 parti che registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (20,10 vs 15,00) e Percentuale di parti fortemente pre-termine avvenuti in punti nascita senza UTIN (27,80 vs 18,00).
REGIONE LOMBARDIA. Punteggio 212
Nel complesso la Regione, nell’anno 2017, raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Non si registrano criticità
REGIONE MARCHE. Punteggio 201
Nell’anno 2017 nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rilevano delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, ed in particolare per l’indicatore Copertura vaccinale per vaccinazione antinfluenzale nell’anziano (>= 65 anni) (50% vs 75%) e MALATTIE ANIMALI TRASMISSIBILI ALL'UOMO - Efficacia dei controlli ufficiali per il contrasto alla TUBERCOLOSI bovina.
REGIONE MOLISE. Punteggio 167
Nell’anno 2017 si rilevano delle criticità nel livello di assistenza distrettuale: si registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento, per gli indicatori Tasso ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.) in età pediatrica (< 18 anni) per: asma e gastroenterite; Tasso ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.) in età adulta (≥ 18 anni) per: complicanze (a breve e lungo termine) per diabete, BPCO e scompenso cardiaco e Numero di posti semiresidenziali e numero di posti equivalenti semiresidenziali, in strutture che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti. Per l’assistenza ospedaliera si riscontrano delle criticità per l’indicatore Percentuale di pazienti (età 65+) con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giornate in regime ordinario per cui si rileva uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (23,47% vs 60%).
REGIONE PIEMONTE. Punteggio 221
Nell’anno 2017 nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rilevano delle criticità nel livello di assistenza della prevenzione, in particolare per l’indicatore Copertura vaccinale per vaccinazione antinfluenzale nell’anziano (>= 65 anni) (47,90% vs 75%).
REGIONE PUGLIA. Punteggio 179
Nell’anno 2017, sui programmi di screening, risulta critico il dato regionale sulla Proporzione di persone che ha effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto, dove lo score, seppur in miglioramento rispetto al 2016, è al di sotto del valore di riferimento (score 4 vs score 9). Inoltre, per la sanità veterinaria, si evidenzia uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento per l’indicatore Percentuale di allevamenti controllati per tbc bovina.
REGIONE SICILIA. Punteggio 160
Nell’anno 2017 si rileva una criticità nel livello di assistenza della prevenzione, ed in particolare nell’area delle vaccinazioni, per gli indicatori Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) (più di una < 92% vs tutte le coperture >= 95%). Si registra uno scostamento non accettabile rispetto ai valori di riferimento, nell’area degli screening, per l’indicatore Proporzione di persone che ha effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto (score 3 vs score 9), come già rilevato dal 2012. Per il livello di assistenza distrettuale, le criticità sono relative agli indicatori dell’assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale: Numero di posti per assistenza agli anziani ≥ 65 anni in strutture residenziali per 1.000 anziani residenti (1,41 vs 10), Numero di posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti (0.29 vs 0.60) e Numero di posti in strutture semiresidenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti (0.34 vs 0.45) che registrano uno scostamento non accettabile rispetto ai valori di riferimento, già rilevati dal 2015. Nell’area ospedaliera si registra uno scostamento rispetto al valore di riferimento per l’indicatore Percentuale parti cesarei primari in maternità di II livello o comunque con >=1000 parti (30,5% vs 25%).
REGIONE TOSCANA. Punteggio 216
Nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Non si registrano criticità.
REGIONE UMBRIA. Punteggio 208
Nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rileva tuttavia una criticità nel livello di assistenza ospedaliera per l’indicatore Percentuale parti cesarei primari in maternità di I livello o comunque con
REGIONE VENETO. Punteggio 218
Nel complesso la Regione raggiunge valori adeguati, entro i parametri di riferimento, per gran parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera. Si rileva tuttavia una criticità nel livello di assistenza della prevenzione, in particolare nell’area delle vaccinazioni, per l’indicatore Copertura vaccinale per vaccinazione antinfluenzale nell’anziano (>= 65 anni) che registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (55,1% vs 75%).