“I farmaci in fascia C con obbligo di ricetta portano ogni anno nelle casse delle farmacie, monopoliste oggi di questo tipo di vendita, oltre tre miliardi di euro, pagati direttamente dai cittadini. Ma proiettando i benefici avuti dal 2006 dalla liberalizzazione dei farmaci Sop e Otc senza ricetta anche sul mercato di fascia C con ricetta, senza limiti sul territorio, si può stimare che i risparmi per i cittadini sarebbero di 500 milioni di euro all'anno”.
Ad effettuare il calcolo è Altroconsumo, che invita il Governo ad andare avanti con il provvedimento previsto nel decreto anticrisi per la liberalizzazione della fascia C. “L'ipotesi di realizzare la liberalizzazione di questo mercato portandolo anche nelle parafarmacie e nei corner salute degli ipermercati, con presenza obbligatoria di farmacista, non solo è opportuna ma produrrebbe un immediato risparmio per le tasche dei consumatori”, ribadisce Altroconsumo sottolineando che oggi, chi compra i farmaci Sop e Otc senza ricetta nei corner dei supermercati, “risparmia sino al 18%”.
Per Altroconsumo è anche tempo di una revisione della fascia C anche perché, sostiene Altroconsumo, “da anni è ormai consuetudine che alcuni farmaci pur necessitando di ricetta siano venduti di fatto senza”.
"Rivedere le regole e applicare un minitoraggio dei prezzi svecchierebbe il mercato dei farmaci e renderebbe la vendita finalmente aperta e trasparente, con opportunità di risparmio concreto per i cittadini", ha commentato Paolo Martinello, presidente Altroconsumo. Perché, spiega l’associazione dei consumatori, “la liberalizzazione completa abbatterebbe allineamenti sul prezzo del prodotto al pubblico, oggi in vendita monocanale”.
Altroconsumo si esprime invece contro il vincolo al numero di abitanti prospettato dal decreto: “Una limitazione che rischia di penalizzare i piccoli centri, già ingessati dall'assenza storica di dinamiche concorrenziali della grande distribuzione”.