Si è alzata negli ultimi tre anni la copertura vaccinale nella regione europea dell'Oms, con il 90% dei bambini che ha ricevuto due dosi di immunizzazione contro il morbillo e il 94% che ha avuto la terza dose di quello contro tetano, difterite e pertosse (Dtp) nel 2017. Lo afferma un rapporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità Europa e dell'Unicef.
Rispetto al 2016, scrivono gli esperti, per entrambe le vaccinazioni si è avuto un aumento delle coperture del 2%. Il dato sul morbillo mette la regione europea, che comprende 53 stati, al secondo posto dietro solo a quella del Pacifico occidentale, ma comunque 550mila bambini non hanno ricevuto nel
2017 le due dosi consigliate. Inoltre quel 6% che manca all'appello per il Dtp si traduce in 660mila bambini non protetti.
“Questi livelli di copertura – segnalano gli esperti - , raggiunti attraverso sforzi concertati in molti paesi, rappresentano dei progressi significativi verso il raggiungimento delle coperture. Nuovi quadri legislativi, attività integrative di immunizzazione, formazione specializzata per operatori sanitari e personale, rafforzamento degli appalti e della logistica, servizi di vaccinazione su misura e campagne di sensibilizzazione durante e oltre la Settimana europea di immunizzazione sono tra le tante iniziative che i paesi si sono impegnati a affrontare”.
"Non bisogna guardare lontano per capire le conseguenze di una copertura insufficiente - afferma
Nedret Emiroglu, che dirige la Division of Health Emergencies and Communicable Diseases dell'Oms Europa -. Da gennaio a maggio di quest'anno abbiamo registrato 33mila casi di morbillo e,
tragicamente, 32 morti. Anche se abbiamo fatto grandi progressi dobbiamo continuare fino a raggiungere la nostra visione di una regione libera da malattie prevenibili".
Per l'Italia il rapporto evidenzia i progressi dovuti alla legge sull'obbligo introdotta nel 2017, soprattutto per la prima dose di antimorbillo, la cui copertura nel 2016 era dell'89% ed è passata al 92%.
“Con il tasso di copertura per il morbillo del 90% nel 2017. si evidenzia - la Regione Europea è una delle regioni OMS più performanti nella vaccinazione (seconda solo alla regione del Pacifico occidentale). Questo risultato regionale nel 2017 è un passo significativo nella giusta direzione, ma non ha ancora eliminato persistenti sacche di vulnerabilità, in cui l'immunità della popolazione varia”.
“Ogni bambino – evidenzia lo studio - che non riceve puntualmente tutte le vaccinazioni di routine contribuisce al pool di soggetti sensibili nella regione, aumentando così il rischio di epidemie”.